Somme erogate dalla Pubblica Amministrazione nell'anno 2024, a titolo di corrispettivo per servizi effettuati da Fondazione MIA.
Si segnala che sono stati pubblicati i contributi ricevuti dalla pubblica amministrazione ed enti assimilati, nel corso dell'anno 2024
La Settimana Santa, cuore dell’anno liturgico, è sempre stata celebrata solennemente in tutte le chiese bergamasche, ma in modo tutto particolare viene ancora oggi celebrata nella Basilica di S. Maria Maggiore, dove la cura singolare dei riti e la qualità della musica sacra, unitamente all’intensità della partecipazione dei fedeli, rendono splendide le liturgie, in modo che esse parlino a quanti, in quei giorni santi, frequentano la Basilica aiutandoli ad entrare nei Misteri santi della Passione, della Morte e della Risurrezione di Gesù attraverso la “via pulchritudinis” la via della bellezza. Anche quest’anno, quindi, dopo il cammino quaresimale, le liturgie della Grande e Santa Settimana saranno celebrate con la consueta solennità.
All’inizio della Quaresima è stato esposto in Basilica, sotto l’Albero della Vita, il Diorama di Pasqua, una raffigurazione plastica e artistica di tutti gli episodi evangelici riguardanti la Passione, la Morte e la Risurrezione di Gesù, preparato in esclusiva per la Basilica dalla bottega artigiana “L’Arte del Presepe” di Rutigliano (BA). Esso rimarrà esposto fino al termine del Tempo Pasquale. La predicazione quaresimale, tenuta quest’anno da fra’ Matteo Stefanoni e fra’ Marco Di Fronzo del convento dei Cappuccini di Borgo Palazzo, è stata centrata sui personaggi che i vangeli domenicali via via indicavano come esemplari e significativi per la conversione del cuore e la preparazione alla Pasqua.
Quest’anno la Settimana Santa sarà caratterizzata dalla fine dei restauri della tela absidale del Procaccini ritornata allo splendore dei suoi colori e dei restauri delle cinque vetrate che inondano di luce l’altare maggiore e il presbiterio.
Ecco di seguito il calendario di tutti gli appuntamenti della Settimana Santa e il repertorio musicale che verrà eseguito.
L’apertura della Settimana Santa avverrà Sabato 12 Aprile 2025, vigilia della Domenica delle Palme, alle ore 21.00 quando si terrà in Basilica una meditazione in musica, un concerto di grande intensità spirituale e musicale: “Invocazioni sulle Sette Parole di N.S.G. Cristo in Croce”, un’opera suggestiva e toccante del compositore Agostino Donini.
Agostino Donini, (1874-1937) figura di spicco della musica sacra italiana, fu Maestro di cappella della Basilica di S. Maria Maggiore dal 1909 al 1923. Le sue composizioni si distinguono per un profondo senso di spiritualità, unito a una solida tradizione polifonica e a una scrittura musicale raffinata e coinvolgente. La sua produzione comprende opere liturgiche e corali, con una particolare attenzione alla vocalità e all’espressione del testo sacro. La prima esecuzione delle sue “Invocazioni” ebbe luogo in Basilica il Venerdì Santo 2 Aprile 1920 con i commenti spirituali pronunciati dall’allora don Angelo Giuseppe Roncalli. Quest’anno, a corollario delle esecuzioni che hanno costellato nel 2024 qui in basilica la ricorrenza del 150° anniversario della nascita di Donini, le sue “Invocazioni” verranno riproposte nell’esecuzione della Cappella musicale della Basilica con le meditazioni tenute dal Priore don Gilberto Sessantini.
Domenica 13 Aprile, Domenica delle Palme alle ore 11.00 si terrà al Portico meridionale della Basilica la Benedizione dei rami di ulivo, cui seguirà la Processione e la S. Messa solenne, con il canto della Passione, presieduta del Priore della Basilica don Gilberto Sessantini. Ai solisti della Cappella Musicale della Basilica si affiancherà il Coro della Basilica di Santa Maria Maggiore nell’esecuzione del seguente repertorio: l’Ordinario della Messa verrà tratto dalla Missa Eucharistica di Heinrich Schroeder (1904-1984); il Proprio includerà il suggestivo Hosanna filio David di Thomas Weelkes (1575-1623), il tradizionale canto gregoriano Pueri Hebraeorum, che accompagnerà la processione, seguito dal Canto della Passione secondo san Luca nella versione italiana su melodia gregoriana con gli inserti polifonici di Cristian Gentilini. Durante l’Offertorio, risuoneranno le note dell’Improperiumexpectavit di Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594), mentre il momento della Comunione sarà sottolineato dalla profonda spiritualità di O sacrum convivium di Luigi Molfino (1916-2012). Per il protrarsi dei riti è prevista una sola celebrazione e pertanto non verrà celebrata la S. Messa delle ore 12.15.
Sia il Venerdì Santo 18 Aprile alle ore 15.00 che il Sabato Santo 19 Aprile alle ore 10.00 verrà celebrato il suggestivo “Ufficio delle Tenebre”: nella Basilica oscurata si terrà l’Ufficio di Letture con salmi e brani scritturistici e patristici che fanno riferimento al mistero della Croce e al dolore di Maria. L’Ufficio delle Tenebre sarà scandito dall’antico inno gregoriano Vexilla Regis che introdurrà i fedeli al clima di raccoglimento, seguito dal maestoso Christus factus est di Felice Anerio (1560-1614). I suggestivi Responsori della Settimana Santa di Tomás Luis de Victoria (1548-1611) accompagneranno la celebrazione, evocando con grande intensità il dolore e la speranza della Passione di Cristo.
Domenica 20 Aprile, Pasqua di Risurrezione, alle ore 11.00 si celebrerà la S. Messa solenne presieduta del Priore della Basilica don Gilberto Sessantini sempre con la partecipazione della Cappella Musicale diretta dal m° Cristian Gentilini e all’organo il m° Roberto Mucci. La compagine tipica con cui la Cappella Musicale della Basilica si presenta nelle solennità – l’ottetto vocale misto – eseguirà l’Ordinario della Messa tratto dalla luminosa Missa Paschalis di Orlando di Lasso (1532-1594), mentre il Proprio comprenderà il canto gregoriano Resurrexi per l’Introito, il mottetto Terra tremuit di Heinrich Humpert (1901-1943) all’Offertorio, mentre il canto di Comunione sarà affidato alla maestosità rinascimentale del Pascha nostrum di Jacobus Vaet (1529-1567). Alle ore 12.15 seguirà, come di consueto, la seconda S. Messa festiva.
Lunedì 21 Aprile, Lunedì dell’Angelo, le S. Messe si celebreranno secondo il consueto orario festivo, alle ore 11.00 e alle 12.15.
Giovedì 3 aprile 2025 ore 17,30 presso la Sala Refettorio del Monastero di Astino
Prenotazione all’indirizzo email info@archiviobergamasco.it (limite di posti: 20 persone).
Aperto nel novembre del 1832 ed elogiato da illustri alienisti italiani e stranieri, il manicomio di Astino si era rivelato nell’arco di pochi decenni insufficiente ad accogliere le centinaia di contadini affetti da mania pellagrosa provenienti dal territorio bergamasco.
Per porre rimedio al sovraffollamento la Provincia di Bergamo decise nel 1868 di istituire una commissione per lo studio delle riforme da attuare presso il manicomio. Dopo due anni di lavoro, nel 1868 la commissione presieduta dal dottor Carlo Zucchi presentò al Consiglio Provinciale una esauriente relazione che si configura oggi come una fonte ricca di dati e di informazioni sul manicomio negli anni immediatamente successivi all’Unità d’Italia e utile per comprendere il dibattito che si sviluppò a Bergamo sulla funzionalità della struttura.
Prima dell’inizio della conferenza, alle ore 16,45, il relatore si renderà disponibile per condurre una visita guidata sulle tracce del manicomio presenti nel monastero di Astino.
In collaborazione con Fondazione MIA.
Coordina Fabio Gatti.
Nella Giornata Nazionale in memoria delle vittime del coronavirus, Fondazione MIA propone, in collaborazione con il Comune di Bergamo, l’esecuzione del concerto “In Memoriam”.
Il concerto vuole essere un momento di raccoglimento e commemorazione, attraverso un percorso musicale che intreccia dolore, memoria e speranza. La musica diventa voce collettiva di preghiera, rendendo omaggio a chi non c'è più e donando conforto ai presenti.
Ai quattro solisti della Cappella Musicale della Basilica di Santa Maria Maggiore – Chiharu Kubo (Soprano), Marta Fumagalli (Alto), Paolo Borgonovo (Tenore), Piermarco Viñas Mazzoleni (Basso) – si affiancheranno i coristi della Basilica e della Cappella Musicale del Duomo, i Coristi USCI Bergamo e gli allievi del Politecnico delle Arti di Bergamo. La voce recitante sarà dell’attore Michele Marinini e all’organo il titolare del grande organo Vegezzi-Bossi della Basilica, Roberto Mucci. La direzione musicale è affidata al Maestro di Cappella Cristian Gentilini.
Un invito a ritrovarsi, a ricordare e a lasciarsi trasportare dalla forza della musica. La musica che ci viene in soccorso, nel tentativo di trasformare il dolore di allora in una riflessione e in un’esperienza di comunità, in una preghiera universale che trascende il contesto religioso. Perché attraverso la memoria quelle persone possano continuare a vivere in noi, tra noi e attraverso di noi.
Domenica 16 Marzo - Ore 17:00
Albino, Sala Consiliare del Comune
PRESENTAZIONE DEL FESTIVAL e conferenza dal titolo: I DISEGNI D’ORGANO DELLE BOTTEGHE BERGAMASCHE FANTONI e CANIANA
Relatore Prof. Giosuè Berbenni
Sabato 22 Marzo - Ore 21:00
Albino, Chiesa Parrocchiale S. Giuliano
CONCERTO INAUGURALE
Orchestra da camera “Carlo Antonio Marino”
Oboe: Franco Tangari - Direttore: Natale Arnoldi
Musiche di: Johann Baptist Wanhal, Carl Stamitz, Franz Joseph Haydn
Sabato 29 Marzo - Ore 21:00
Chiesa parrocchiale S. Lucia di Cornale di Pradalunga
“STORIE DI TANGO”
Bandoneon: Andrea Coruzzi - Arpa: Alessandra Ziveri
Musiche di: A. Piazzolla e A. Coruzzi
Sabato 5 Aprile - Ore 21:00
Alzano Lombardo, Sala consiliare del Comune
DUO SALIS
Flauto: Davide Baldo Arpa: Flora Vedovelli
Musiche di: C. W. Gluck, J. S. Bach, J. Ibert, E Serafini, N. Arnoldi, R. di Marino, A. Piazzolla e V. Monti
Sabato 12 Aprile - Ore 21:00
Ranica, Chiesa Parrocchiale
"MELODIE DELLA SERA"
Soprano: Tullia Pedersoli - Violino: Davide Belosio - Chitarra: Elena Fumagalli
Musiche di M. Giuliani, W. A. Mozart, G. Crescentini, L. van Beethoven e F. Schubert
Sabato 26 Aprile - Ore 21:00
Albino, Auditorium “Benvenuto e Mario Cuminetti”
LE DONNE DI PUCCINI Ricordando il Maestro
Narratrice: Loredana Bruno - Soprano: Maria Bruno - Pianoforte: Petr YanchukMusiche di Giacomo Puccini
Sabato 3 Maggio - Ore 21:00
Albino, Auditorium “Benvenuto e Mario Cuminetti”
INVITO ALLA DANZA
Danzatrice: Valentina Marchesin
Pianoforte a quattro mani: Chiara Nicora e Francesca Rivabene
Musiche di C. M. von Weber, P.I Čajkovskij e M. Ravel
Sabato 10 Maggio - Ore 21:00
Cenate Sotto, Chiesa Parrocchiale
RECITAL FISARMONICISTICO
Fisarmonica: Gianni Fassetta - Musiche di: M. Albeniz, D. Scarlatti, P. Frosini, R.Wagner, P. Mascagni, N. Paganini, F. Fugazza, E. Lecuona, De Dios Filiberto, V. Melocchi
Sabato 17 Maggio - Ore 21:00
Albino, Auditorium “Benvenuto e Mario Cuminetti”
RECITAL PIANISTICO
Pianoforte: Alberto Nosè
Musiche di: F. Chopin e M. P. Musorgskij
Sabato 24 Maggio - Ore 20:30
Nembro Chiesa di San Nicola
20:30 Visita guidata - 21:00 Concerto
Ensemble vocale Mulieres Laudantes - Ensemble baroque C. A. Marino
Direttore: Natale Arnoldi - Musiche di P.A. Locatelli, A. Vivaldi, A. Hasse e B. Galuppi
Concerti da Camera
15 febbraio 2025 ore 16
1° marzo 2025 ore 16
8 marzo 2025 ore 16
15 marzo 2025 ore 16
22 marzo 2025 ore 16
29 marzo 2025 ore 16
5 aprile 2025 ore 16
12 aprile 2025 ore 16
10 maggio 2025 ore 16
Il tradizionale Concerto di Natale, che si terrà il prossimo 26 dicembre alle ore 17.00 nella Basilica, sarà dedicato alla polifonia iberica del Siglo de Oro e avrà per titolo “Quaeramus cum pastoribus”. La Cappella Musicale, nella formazione di ottetto vocale composta dai cantanti Francesca Longa, Jiyein Son, Hyun Jung Oh, Isabella Di Pietro, Paolo Borgonovo, Paolo Tormene, Piermarco Viñas Mazzoleni e Alessandro Ravasio, presenterà un raffinato programma dedicato ai grandi compositori spagnoli del Rinascimento: Andrea De Silva, Cristóbal de Morales, Tomás Luis de Victoria e Francisco Guerrero. La serata sarà arricchita da improvvisazioni organistiche su temi natalizi eseguite dal maestro Roberto Mucci. A concludere il concerto, tre composizioni per coro e organo: il celebre “Minuit Chrétien” di Adolphe Adam; lo scintillante “Star Carol” di John Rutter; e il suggestivo “Sing!” di David Willcocks, una composizione corale eseguita sulla celebre Toccata dalla Quinta Sinfonia per organo di Charles-Marie Widor. Musica e liturgia delle solennità In occasione delle solenni liturgie del Natale e dell’Epifania, l’ottetto vocale della Cappella Musicale proporrà la Missa “Quaeramus cum pastoribus” di Cristóbal de Morales (1500-1553), affiancata da mottetti di altri grandi maestri della polifonia iberica. Per la Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, il 1° gennaio, il servizio musicale sarà affidato al coro della Basilica, che eseguirà la Messa “a Santa Maria SS. Madre della Chiesa” di G. Pedemonti. Cappella Musicale della Basilica di Santa Maria Maggiore in Bergamo Istituita a partire dalla seconda metà del XV secolo, quella della Basilica di S. Maria Maggiore è una delle Cappelle musicali più illustri ed antiche d’Italia. La prima menzione di un insegnante di musica viene considerata quella risalente al 29 settembre 1480 con riferimento a un certo “prete Giovanni”, direttore dei cantori, assunto perché «debeat in cantu figurato cum aliis cantare et clericos ecclesie aptos docere musicam». Doveva perciò insegnare la musica agli altri chierici, cui potevano aggiungersi cantori laici e organisti, stipendiati dalla MIA. Dal primo nucleo di cantori guidati dal magister, si formò e perfezionò poi la vera e propria cappella musicale che nei secoli ha saputo mantenere alta la qualità del suo servizio grazie alla munificenza della MIA e alla fama dei suoi Maestri, tra i quali si annoverano F. Gaffurio, P. Vinci, A. Grandi, T. Merula, G.B. Bassani, C. Lenzi, S. Mayr, A. Ponchielli. Attualmente è formata da 16 cantori professionisti che assicurano il servizio musicale liturgico di tutte le domeniche e festività dell’anno configurandosi di volta in volta in vari organici secondo il repertorio. A questa formazione di base si aggiunge un coro amatoriale. Unita alla precipua attività liturgica vi è quella concertistica e discografica, volta a valorizzare le musiche composte per la Basilica nei secoli passati e a riproporne di nuove. Dal 2025 il 52mo maestro di Cappella è Cristian Gentilini. | |
Come di tradizione, le celebrazioni delle numerose feste del periodo natalizio assumeranno particolare solennità nella Basilica di S. Maria Maggiore, sia per gli aspetti più propriamente liturgici che per quelli musicali. Le S. Messe più solenni saranno celebrate in canto dal Priore della Basilica don Gilberto Sessantini. La Basilica, rivestita a festa, sarà impreziosita dal Presepio realizzato in esclusiva per S. Maria Maggiore dagli artigiani de “L’Arte del Presepe” di Rutigliano (BA): si tratta di un diorama che riunisce varie scene con le quali viene raccontata la storia della Salvezza, dal Peccato originale alle Profezie, dall’Annunciazione alla Natività con l’adorazione dei Magi, fino al Battesimo di Cristo nel Giordano. Anche quest’anno è stato significativamente collocato sotto l’Albero della Vita, per unire anche visivamente il Mistero del Natale a quello della Pasqua di Morte e Risurrezione. All’altare del Corpus Domini è invece esposta alla venerazione dei fedeli l’Icona della Madre di Dio Odighitria, Colei che indica la Via che è Cristo, alla quale in questi ultimi due anni sono state indirizzate particolari preghiere per la pace. Ecco gli orari delle celebrazioni del giorno di Natale e di S. Stefano Mercoledì 25 Dicembre Solennità del Natale di N.S. Gesù Cristo: Ore 11.00 S. Messa Solenne celebrata dal Priore della Basilica Ore 12.15 S. Messa Giovedì 26 Dicembre Festa di S. Stefano protomartire SS. Messe ad orario festivo: ore 11.00 e 12.15 Ore 17.00 Concerto di Natale Il programma musicale In occasione delle solenni liturgie del Natale e dell’Epifania, l’ottetto vocale della Cappella Musicale proporrà la Missa “Quaeramus cum pastoribus” (Cerchiamo con i pastori il Verbo fatto carne) di Cristóbal de Morales (1500-1553), una Messa composta espressamente per il tempo natalizio, come lascia arguire il suo titolo, preso da un mottetto molto popolare del polifonista francese Jean Mouton (1459-1522) sui temi del quale Morales ha composto le parti dell’Ordinario. In particolare, il ritornello “Noel, Noel” ricorre più volte nell’intera Messa, conferendole un tocco affascinante e mistico. Ad essa si affiancheranno alcuni mottetti di altri grandi maestri della polifonia iberica. Per la Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, il 1° gennaio, il servizio musicale sarà invece affidato al coro della Basilica, che eseguirà la Messa “a Santa Maria SS. Madre della Chiesa” di G. Pedemonti. Il Concerto di Natale “Quaeramus cum pastoribus” Il tradizionale Concerto di Natale, che si terrà in Basilica Giovedì 26 dicembre alle ore 17.00, sarà dedicato alla polifonia rinascimentale iberica del Siglo de Oro e avrà per titolo “Quaeramus cum pastoribus”. La Cappella Musicale, nella formazione di ottetto vocale composta dai cantanti Francesca Longa, Jiyein Son, Hyun Jung Oh, Isabella Di Pietro, Paolo Borgonovo, Paolo Tormene, Piermarco Viñas Mazzoleni e Alessandro Ravasio, presenterà un raffinato programma dedicato ai grandi compositori spagnoli del Rinascimento: Andrea De Silva, Cristóbal de Morales, Tomás Luis de Victoria e Francisco Guerrero. La serata sarà arricchita da improvvisazioni organistiche su temi natalizi eseguite dal maestro Roberto Mucci. A concludere il concerto, tre composizioni per coro e organo: il celebre “Minuit Chrétien” di Adolphe Adam; lo scintillante “Star Carol” di John Rutter; e il suggestivo “Sing!” di David Willcocks, una composizione corale eseguita sulla celebre Toccata dalla Quinta Sinfonia per organo di Charles-Marie Widor. Ecco il programma musicale completo delle singole feste: 25 dicembre, ore 11.00 NATALE DEL SIGNOREOrdinario: Missa “Quæramus cum pastoribus” • C. DE MORALES (1500-1553) Proprio: IN. Puer natus • A. DA SILVA (1475-1540) OF. Quem vidistis pastores • T. L. DE VICTORIA CO. Pastores loquebantur • F. GUERRERO 29 dicembre, ore 11.00 Santa Famiglia Ordinario: Missa Minima • C. GENTILINI (1974) Proprio: IN. Deus in loco santo suo • GREGORIANO OF. In te speravi Domine • O. DI LASSO (1532-1594) CO. Fili quid fecisti • L. GROSSI DA VIADANA (1560-1627) 1° gennaio 2025, ore 11.00 MARIA SS. MADRE DI DIO Servizio musicale a cura del Coro della Basilica di S. M. Maggiore Ordinario: Messa Maria SS Madre della Chiesa • G. PEDEMONTI (1910-2002) Proprio: IN. Salve Sancta Parens • GREGORIANO OF. Ave Maria • E. MANDELLI (1891-1970) CO. Exulta Filia Sion • GREGORIANO 5 gennaio, ore 11.00 II Domenica di NATALE Ordinario: Missa Minima • C. GENTILINI (1974) Proprio: IN. Dum medium silentium • GREGORIANO OF. Benedic anima mea • O. DI LASSO (1532-1594) CO. Domine Dominus noster • G. A. LEONI (1588-1670) 6 gennaio, ore 11.00 EPIFANIA DEL SIGNORE Ordinario: Missa “Quæramus cum pastoribus” • C. DE MORALES (1500-1553) Proprio: IN. Ecce advenit • GREGORIANO OF. Quem vidistis pastores • T. L. DE VICTORIA CO. Pastores loquebantur • F. GUERRERO | |
CHIUSURA UFFICI PERIODO NATALIZIO
Gli uffici di Fondazione MIA e Valle d'Astino Srl saranno chiusi dal giorno 24 dicembre 2024 al giorno 6 gennaio 2025 compresi.
Per info o richieste inerenti la Fondazione, scrivere all'indirizzo: info@fondazionemia.it
Per info o richieste inerenti il Monastero di Astino, scrivere all'indirizzo: info@astino.it
Per visite alla Basilica di Santa Maria Maggiore, chiamare al numero 035 22 33 27 nell' orario di apertura della Basilica.
Maurizio Murdocca - Paolo Avanzo
Maria Antonietta De Checchi
Ingresso libero
Le donazioni libere saranno devolute a sostegno di Embracing the World
data da destinarsi
Si avvisa che, per questioni organizzative, il terzo e ultimo incontro del ciclo di conferenze “Scrivere la fiducia. Società e professioni giuridiche nelle carte dell’archivio MIA”, previsto per giovedì 12 dicembre 2024 ore 18 in Basilica di Santa Maria Maggiore e dal titolo “L’altro tesoro. Cultura e potere nei manoscritti della Basilica di Santa Maria Maggiore”, è rinviato a data da destinarsi.
L’Avvento è tempo mariano per eccellenza, oltre che tempo di attesa e preparazione al Natale. La predicazione alle S. Messe domenicali di Avvento quest’anno è affidata a fra’ Matteo Stefanoni, Cappuccino del Convento di Borgo Palazzo. Nel cuore di questo tempo forte, la Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, ricorrenza sempre cara ai Bergamaschi, risplende in modo particolare nella Basilica di S. Maria Maggiore per devozione e riflessione, grazie anche alla presenza del Vescovo che come sempre presiederà la solenne concelebrazione del mattino, alle ore 11.00. Questo il programma completo della giornata. Domenica 8 Dicembre, la Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria vedrà la celebrazione della S. Messa delle ore 11.00 presieduta dal Vescovo mons. Francesco Beschi e concelebrata dal Capitolo Cattedrale, alla presenza delle autorità civiche. Seguirà alle ore 12.15 la S. Messa celebrata dal Priore don Gilberto Sessantini. La giornata liturgica si chiuderà alle ore 17.00 con il canto del Vespro solenne. Il servizio musicale, come sempre, sarà svolto dalla Cappella musicale della Basilica diretta dal m° Cristian Gentilini e accompagnata dall’organista Roberto Mucci. In occasione della Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, la Cappella Musicale della Basilica di Santa Maria Maggiore di Bergamo offrirà un programma musicale di straordinaria bellezza e valore storico. Le celebrazioni prevedono l’esecuzione di composizioni sacre appartenenti a diverse epoche e tradizioni, creando un connubio unico tra arte e liturgia, com’è prassi consueta in Basilica. Durante la Santa Messa delle ore 11.00 gli otto solisti della Cappella musicale proporranno la Missa de Beata Virgine del compositore spagnolo Cristóbal de Morales (c.1500-1553). Questa raffinata opera rinascimentale si distingue per la profondità spirituale e la ricchezza polifonica, tipica dello stile franco-fiammingo adottato da Morales. Per i canti del Proprio avremo invece l’Introito Gaudens gaudebo, nella suggestiva rielaborazione polifonica a 8 voci del Maestro di cappella Cristian Gentilini, che esalta la solennità dell’evento con una scrittura densa e armonicamente ricca; l’Offertorio Bogoroditse Devo (Ave Maria in lingua russa) dalla “Veglia per tutta la notte”, Op. 37 di Sergej Rachmaninov. Questo brano, caratterizzato da una straordinaria intensità emotiva, aggiunge una toccante dimensione contemplativa alla celebrazione; infine, il canto di Comunione sarà il Magnificat in Re maggiore per doppio coro e basso continuo del compositore bolognese Giovan Battista Martini (1706-1784), un’opera che coniuga brillantezza contrappuntistica e chiarezza melodica, eseguita in stile concertato. Nei canti assembleari Salmo responsoriale, Alleluia e Santo si aggiungeranno ai cantori anche 4 ottoni (2 trombe, corno e trombone). Questa compagine strumentale suonerà anche all’inizio e alla fine della Messa eseguendo due Ricercari di Pietro Vinci e Giovanni Cavaccio, insigni maestri di capella del passato. Nel pomeriggio, alle ore 17.00, si terranno i Secondi Vespri solenni, arricchiti dall’esecuzione di un altro Magnificat di Giovan Battista Martini, questa volta in Fa maggiore per tre voci femminili e basso continuo. Questo brano, dalla scrittura più intima e delicata, offrirà un momento di raccoglimento spirituale, in perfetta sintonia con il carattere della liturgia vespertina. Le opere di Martini fanno parte di una raccolta di 40 Magnificat, frutto di un intenso lavoro di ricerca e trascrizione curato dai maestri Cristian Gentilini, Pierpaolo Scattolin e Luigi Di Tullio. La raccolta, di imminente pubblicazione nella prestigiosa collana Corpus Musicum Franciscanum del Centro Studi Antoniani di Padova, rappresenta un importante contributo alla riscoperta del repertorio sacro italiano del XVIII secolo. | |
📅 giovedì 21 novembre 2024
⌚ 18.00
📍 Biblioteca Civica Angelo Mai, Salone Furietti
📧 info@fondazionemia.it
📞 035 211355
Per il secondo anno Fondazione MIA e Università degli studi di Bergamo propongono un ciclo di incontri sui temi della scrittura e del ruolo delle professioni legali nella storia bergamasca e italiana, che prendono le mosse dal grande patrimonio documentario della Misericordia Maggiore di Bergamo, contenente migliaia di scritture d’impresa medievali e moderne.
Nel corso di questo secondo appuntamento sarà proposta una riflessione a partire da esempi concreti provenienti dai dossier dell’archivio MIA sulla funzione dei professionisti del diritto nel garantire il corretto svolgimento dei rapporti societari e dei negozi di carattere finanziario
🔹 Con il patrocinio di:
Consiglio Notarile di Bergamo
Camera di Commercio di Bergamo
🔸 Accreditamento da parte di:
Ordine degli Avvocati di Bergamo
Consiglio Notarile di Bergamo
Nel centenario della scomparsa di Giacomo Puccini (1924-2024), Ab Harmoniae Onlus e la sua presidente Denia Gavazzeni Mazzola presentano, il 16 novembre alle ore 16.30, in Sala Alfredo Piatti a Bergamo, la “Vie de Bohème” fonte letteraria cui si ispirarono Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, per il libretto de La Bohème di Giacomo Puccini. Quando nel 1851 lo scrittore francese Henri Murger pubblicò sulla rivista letteraria “Le Corsaire” il romanzo “Scènes de la vie de bohème”, raccolta di alcune storie narranti scene della vita di un gruppo di bohémiens vissute nel Quartiere Latino della Parigi del 1840, non poteva egli immaginare che, quasi mezzo secolo più tardi, Luigi Illica e Giuseppe Giacosa si sarebbero ad esso ispirati per preparare a Giacomo Puccini il libretto per il suo più “giovane” capolavoro. L’opera - nata quasi come sfida fra Giacomo Puccini e Ruggero Leoncavallo - che, nello stesso periodo si accingeva a musicare la sua “Bohème”- andò in scena nel febbraio 1896 al Teatro Regio di Torino diretta dal ventinovenne maestro Arturo Toscanini. La critica ostile che oscurò un poco il bel successo di pubblico, spinse Puccini a rivedere l’opera che rivide la luce nell’aprile del 1896 al Teatro Politeama di Palermo sotto la direzione di Leopoldo Mugnone. Fra le più popolari ed acclamate opere al mondo, con la storia d'amore fra Mimi e Rodolfo, Musetta e Marcello e la vita scapigliata degli amici bohemièns Schaunard e Colline, La Bohème reca in sé, intatto e sublimato, il fremito profumato della giovinezza e la consapevolezza della sua inevitabile perdita. Con le sue memorabili melodie e le fantasiose soluzioni orchestrali capaci di trarre da una vicenda semplice e quotidiana una “pura poesia”, La Bohème di Puccini fu amatissima da Gianandrea Gavazzeni, il quale, egli pure colpito da una ventata di giovinezza e d’amore, nel 1991 ne diresse presso il Teatro alla Scala, la storica produzione firmata da Franco Zeffirelli con l’indimenticabile voce della Mimì di Mirella Freni. In collaborazione con Congregazione di Misericordia Maggiore e Serate Musicali di Milano, Ab Harmoniae Onlus propone l’opera nella versione al pianoforte, mettendone in evidenza i testi tratti dalla fonte letteraria “Scènes de la vie de bohème” i quali saranno recitati dagli stessi interpreti vocali: Denia Gavazzeni Mazzola (Mimì), Mashio Nao (Rodolfo), Giovanna Aquilino (Musetta), Giorgio Valerio (Marcello), Fulvio Ottelli (Colline e Alcindoro), Jinwook Namgoon (Schaunard) . Al pianoforte, la maestra HsiaoPei Ku. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti a disposizione. | |
Sabato 19 ottobre
ore 21.00
Auditorium San Giovanni Battista Via Arrio Muciano 2 - Predore
Note in concerto "Gli Archi Armonici"
Ore 17.30
Visita guidata antiche terme romane a cura della Pro Loco Predore
Sabato 26 ottobre ore 17.30
Sala Locatelli Via Arena 9 - Bergamo
Incontri poetici letterari "Il mondo dei ricordi e degli affetti"
Professore e poeta Alberto Nessi
Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti
Nel drittofilo della sua missione statutaria, l’associazione Ab Harmoniae Onlus, presieduta da Denia Mazzola Gavazzeni, riscopre e riporta a Bergamo, in anteprima nazionale al pianoforte, la trionfale e purtroppo dimenticata opera di Francesco Cilea: “La Tilda”. Andata in scena nel 7 aprile 1892 al Teatro Pagliano di Firenze (prima interprete Fanny Torresella), orchestrata quasi di getto da Francesco Cilea nel 1891, La Tilda ottenne un esito trionfale in Italia, con 50 repliche e varcò i confini nazionali con le rappresentazioni di Vienna di Mosca. Girolamo Biaggi, su “La scena Illustrata” scriverà : “Dopo cavalleria, Tilda è l’unico raggio di sole sul fosco orizzonte del dramma lirico italiano” Nel 1915 , durante il primo conflitto mondiale, uno spezzone incendiario manda in fiamme la partitura conservata presso gli archivi dell’editore Sonzogno, lasciando ai posteri solo lo spartito per canto e pianoforte oltre alla partitura della stupenda Ave Maria contenuta nel secondo atto dell’opera. Assai apprezzata da Franz Lehar e da Puccini (che ne utilizzò il tema per Manon Lescaut), La Tilda risente di una generica dipendenza artistica dal filone mascagnano tuttavia più per concezione librettistica (libretto di Anneldo Graziani, pseudonimo di Angelo Zanardini) che sul piano musicale. Si deve oggi al maestro Giancosimo Russo, appassionato studioso di Francesco Cilea, la ricostruzione della partitura orchestrale alla quale si è dedicato con minuziosa attenzione tenendo in conto debito della tipologia dell’organico evinto dall’Ave Maria e dello specifico stile del Compositore. Specialista dello stile naturalista e verista, Denia Mazzola Gavazzeni interpreterà il ruolo di Tilda mentre a Yan Wang sarà affidata la parte tenorile dell’amato e non amante Gastone. Con loro saranno le belle voci di Wonjung Kim (Cecilia), Syuzanna Hakobyan (Agnese), Giorgio Valerio (Gaspare), Fulvio Ottelli (Mario) i quali con il Coro Ab Harmoniae, saranno accompagnati dalla valente pianista HsiaoPei Ku. La Tilda, nella sua versione completa con orchestra, risuonerà della sua totale magnificenza, il prossimo 20 gennaio 2025 a Milano-Conservatorio G.Verdi, per la storica stagione di Serate Musicali e incisa live per le Edizioni Bongiovanni,Bologna. In collaborazione con Fondazione MIA di Bergamo e Serate Musicali di Milano, il concerto è a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti a disposizione. | |
📜 Ciclo di conferenze “Scrivere la fiducia: società e professioni giuridiche nelle carte dell’Archivio MIA”
Primo incontro. “Le eredità difficili. Professioni giuridiche, testamenti e credito tra medioevo e mondo di oggi”
📅 venerdì 18 ottobre 2024
⌚ 18.00
📍 Monastero di Astino, Sala Beato Guala
📧 info@fondazionemia.it
📞 035 211355
Per il secondo anno Fondazione MIA e Università degli studi di Bergamo propongono un ciclo di incontri sui temi della scrittura e del ruolo delle professioni legali nella storia bergamasca e italiana, che prendono le mosse dal grande patrimonio documentario della Misericordia Maggiore di Bergamo, contenente migliaia di scritture d’impresa medievali e moderne.
Nel corso di questo primo appuntamento, uno storico e un giurista dialogano sul ruolo dei professionisti del diritto nel gestire le criticità della trasmissione ereditaria dei patrimoni. I dossier medievali relativi al risarcimento dei male ablata degli usurai saranno confrontati con vicende e situazioni contemporanee, che chiamano in causa il difficile rapporto tra successioni e credito e il fil rouge della professionalità di notai e procuratori come garanzia di certezza del diritto.
🔹 Con il patrocinio di:
Ordine dei Notai di Bergamo
Camera di Commercio di Bergamo
🔸 Accreditamento da parte di:
Ordine degli Avvocati di Bergamo
L'iniziativa punta a far luce e ad incentivare il lavoro femminile nel settore agricolo e in generale nel mondo del verde, fornendo spunti di riflessione per le donne che intendono trovare occupazione in questo ambito.
La parola ad esperti e testimoni, tra cui donne che lavorano a contatto con persone fragili e donne vittime di violenza, che hanno trovato nel mondo del verde una reale possibilità di riscatto.
L’oratorio La Vittoria Navale di Giacomo Gozzini, che sarà presentato domenica 13 ottobre nella Basilica di Santa Maria Maggiore, è un’opera di grande rilievo storico e musicale. La composizione, riscoperta da Paolo Masini solo nel 2010 nell’archivio musicale della Basilica di San Petronio a Bologna, narra in forma epica la Battaglia di Lepanto del 1571, un conflitto decisivo tra la Lega Santa e l’Impero Ottomano. La battaglia, interpretata come un confronto tra l’Infedeltà e la Fede Cristiana, viene drammatizzata attraverso figure allegoriche e storiche. Papa Pio V, simbolo della Fede Cristiana, sarà interpretato dal tenore Paolo Borgonovo, mentre l’Infedeltà, allegoria che rimanda al sultano ottomano Selim II, sarà incarnata dal basso Alessandro Ravasio. Altre figure allegoriche, come il Valore, interpretato dall’alto Marta Fumagalli, e un Angelo, interpretato dal soprano Jiyeong Son, aggiungono una dimensione morale e spirituale alla narrazione. La Cappella Musicale della Basilica sarà affiancata dall’orchestra barocca La Magnifica Comunità, sotto la direzione del maestro Cristian Gentilini, con Enrico Casazza al violino di spalla. La riscoperta e l’esecuzione di quest’opera sono eventi significativi, dato che l’opera, dopo oltre due secoli di oblio, è stata eseguita per la prima volta in epoca moderna solo nel 2017, in versione didattica al Conservatorio di Alessandria, e poi nel 2021 a Bergamo in occasione del 450° anniversario della battaglia di Lepanto. Giacomo Gozzini, compositore bolognese del primo Settecento, fu maestro di cappella presso la Basilica di Bergamo fino al 1745, quando dovette ritirarsi per problemi di salute. Questa esecuzione è una preziosa occasione per riscoprire la sua musica e il valore storico dell’oratorio. | |
Ensemble vocale: Mulieres Laudantes
Ensemble baroque: Carlo Antonio Marino
Direttore: Natale Arnoldi
Programma:
Antonio Vivaldi (1687-1741), Concerto Grosso in re minore Op. III n° 11 per due violini, violoncello, archi e basso continuo, Adagio, Adagio Spiccato e Tutti, Allegro - Largo e spiccato - Allegro
Antonio Vivaldi, Concerto in sol minore Ru 156 per archi e basso continuo, Allegro - Adagio - Allegro
Antonio Vivaldi, Concerto in re minore Ru 514 per due violini obbligati, archi e basso continuo, Allegro non molto - Adagio - Allegro molto
Nicola Porpora (1686-1768), Dixit in sol maggiore per coro femminile, archi e basso continuo, Dixit - De torrente - Gloria Patri - Sicut erat, Amen
Nicola Porpora, Beatus vir in do maggiore per coro femminile, archi e basso continuo, Beatus vir - Gloria Patri - Sicut erat, Amen
Nicola Porpora, Laudate pueri a quattro in sol maggiore per coro femminile, archi e basso continuo, Laudate pueri - Quis sicut Dominus Deus noster - Suscitans - Gloria Patri - Sicut erat, Amen
Un'iniziativa di Associazione Culturale Art Maiora. Arte, musica, teatro, danza, fotografia, architettura, storia, performance.
con Matteo Muscas e Massimo Perra
E’ sempre con maggiore sensibilità che l’associazione Ab Harmoniae Onlus, per volontà della sua fondatrice Denia Mazzola Gavazzeni, il 15 settembre alle ore 16.30 in Sala Alfredo Piatti a Bergamo, fa memoria e rende omaggio alle figure dei “bergamaschi eccellenti” quali è questo il caso di Antonio Ghislanzoni. Antonio Ghislanzoni (1824-1923), nato a Lecco (Co), vissuto e morto a Caprino Bergamasco (Bg), destinato dal padre alla carriera ecclesiastica, venne, per insubordinazione anticlericale, espulso dal seminario all’età di diciassette anni avventurandosi, successivamente, negli studi di medicina - anch’essi rimasti incompiuti - per seguire la passione del canto. Baritono dalla voce possente, si distinse, nel mondo dell’opera, ancor prima di dare inizio alla sua attività di giornalista, di scrittore, poeta e, infine, di librettista. Dotato di non comune senso critico, spesso tagliente, fu autore di un infuocato “Libro proibito” - opera epigrammatica, pubblicata sul finire della stagione “Scapigliata”, e autore di numerose opere fra le quali una raccolta di poesie “Alcune liriche” e di saggi quali “In difesa di Giuseppe Verdi” in contrapposizione al wagnerismo imperante dell’epoca. Alla sua vena critica, Antonio Ghislanzoni, aggiunse la passione per la drammaturgia operistica e fu librettista di alcune opere di rilievo di Ponchielli, Gomes, Catalani, Cagnoni. Giuseppe Verdi lo invitò a scrivere il libretto di Don Carlo, a completare quello de La forza del destino e, infine, a comporre il dramma di Aida. Proprio per il concerto in suo omaggio, Denia Mazzola Gavazzeni, propone un ritratto del poeta con brani scelti dall’Aida di Giuseppe Verdi e “Poche liriche”, e “Libro Proibito” di Antonio Ghislanzoni. Interpreti del pomeriggio musicale saranno, Mashio Nao (Radames), Giorgio Valerio (Il re Amonasro), Kulli Tomingas (Amneris), i quali, con Denia Mazzola (Aida), saranno accompagnati al pianoforte da HsiaoPei Ku mentre, Giorgio Appolonia (già responsabile del programma Un palco all’opera della Radio della Svizzera Italiana) darà voce ad Antonio Ghislanzoni, il festeggiato. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti a disposizione. | |
Ecco il programma predisposto dal Priorato della Basilica di S. Maria Maggiore in occasione della solennità dell’Assunzione di Maria. •Le celebrazioni Da lunedì 12 a mercoledì 14 Agosto si terrà il Triduo di preparazione: alle ore 9.30 la recita del S. Rosario e alle ore 10.00 la S. Messa. Mercoledì 14 agosto alle ore 21.00 si celebrerà in Basilica una Veglia di preghiera aperta a tutta la Città di Bergamo. Si tratta di un Ufficio Vigiliare che celebra l’Assunzione come Pasqua di Maria, mettendo così in piena luce l’intimo nesso che unisce la Pasqua di Cristo alla Pasqua del suo mistico Corpo, anticipata in Maria. Pio XII nel 1950 definì che «la beata Vergine Maria, terminato il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo»; e il Concilio Vaticano II aggiunse: «perché fosse più pienamente conformata col Figlio suo, vincitore del peccato e della morte» (LG 59). La Veglia si apre, come nel Sabato Santo a chiesa buia, con un Lucernario e col Preconio della Festa durante il quale si accendono le candele dei fedeli e tutte le luci della Basilica. Si prolunga con l’Ufficio delle letture, i Cantici vigiliari e culmina col canto del Vangelo, cui segue l’omelia, il canto del Te Deum ed i riti conclusivi. Giovedì 15 Agosto alle ore 11.00 il Vescovo mons. Francesco Beschi celebrerà la S. Messa solenne con la partecipazione del Capitolo della Cattedrale e alla presenza delle autorità cittadine. Il servizio musicale sarà curato dalla Cappella Musicale della Basilica diretta dal M° Cristian Gentilini, accompagnata all’organo dal M° Roberto Mucci. NB la S. Messa delle ore 12.15 non verrà celebrata. Alle 17.30 si pregherà il Rosario meditato cui seguirà alle ore 18.00 la S. Messa vespertina celebrata dal Priore della Basilica don Gilberto Sessantini. •La musica La Cappella Musicale della Basilica, nella Solennità dell’Assunzione di Maria di quest’anno, renderà omaggio al compositore Agostino Donini nel 150mo anniversario della nascita avvenuta il 22 aprile 1874 a Verolanuova (Bs). Donini fu il 49mo Maestro di cappella della Basilica, svolgendo il suo mandato in due riprese: dal 1909 al 1923 e dal 1929 al 1934. Fu anche docente di composizione e di organo all'istituto "G. Donizetti", organista della chiesa di S. Maria Immacolata delle Grazie, direttore del coro delle Suore delle poverelle del Palazzolo. Lorenzo Perosi, al quale fu legato da viva e affettuosa amicizia, disse di lui: "Fu veramente un grande maestro" e la critica musicale è concorde nel ritenerlo tra i più importanti compositori di musica sacra italiana del secolo scorso. In particolare, mons. Paolo Guerrini, storico bresciano, scrisse di lui: "Il Donini anche nella musica sacra, aveva spiccato ed esuberante temperamento lirico, lirismo composto, non fatuo né lezioso, ma lirismo solenne e commovente che veniva spontaneo dalla sua sensibilissima anima. Sapeva attingere con larghezza queste sue ispirazioni alle fonti inesauribili del canto gregoriano, che egli conosceva e gustava profondamente". Durante la solenne liturgia, presieduta come ogni anno da mons. Francesco Beschi, verranno eseguiti i canti del Proprium Missæ che Donini compose proprio per la solennità dell’Assunzione: l’Introito Gaudeamus omnes, l’Offertorio Assumpta est Maria, il Canto di Comunione Salve Regina. Per i canti dell’Ordinarium Missæ l’ottetto vocale della Basilica (composto da Jiyeong Son e Chiharu Kubo - soprani, Marta Fumagalli e Hyun Jung Oh - alti, Paolo Tormene e Roberto Rilievi - tenori, Marco Radelli e Alessandro Ravasio – bassi) guidati dal maestro Cristian Gentilini e accompagnati all’organo da Roberto Mucci, eseguiranno la Missa Brevis in Sib del compositore inglese Colin Mawby (1936-2019) per molti anni Master of music nella Cattedrale di Westminster a Londra. Chiuderà la messa un ultimo canto mariano composto sempre da Donini: Sub tuum presidium. | |
Voce narrante Virginio Zambelli Canto lirico Manuel Epis Al pianoforte William Limonta | |
Domenica 4 agosto, ore 18.00
EMANUELE CARLO VIANELLI
Musiche di J. S. Bach, Ch. M. Widor, C. Franck, M. E. Bossi, M. Reger, L. Vierne
Domenica 11 agosto, ore 18.00
DAMIANO ROTA
Concerto in preparazione alla solennità dell'Assunta
Musiche di N. Rota, M. E. Bossi, D. Rota, G. W. Zaramella
Domenica 18 agosto, ore 18.00
LORENZO PESTUGGIA
Musiche di J. S. Bach, P. Hindemith, E. Manelli, V. Donella, M. E. Bossi, L. Picchi
Domenica 25 agosto, ore 18.00
LUIGI RICCO
Musiche di G. F. Haendel, J. S. Bach, A. Ritter, J. Brahms, J. G. Rheinberger, G. W. Zaramella, H. A. Stamm
Chiusura estiva 2024
Gli uffici sono chiusi dal giorno 5 al giorno 26 agosto compresi. La normale attività riprenderà martedì 27 agosto 2024.
Per informazioni sul Monastero di Astino consultare il sito www.astino.it
I contatti per la ristorazione presso il Monastero sono i seguenti:
Chiostro e Brolo: Cavour estivo da Vittorio tel 331-68 24 162 mail cavourestivo@davittorio.com
Terrazza e Sala delle Pietre: Da Mimmo tel. 335-17 14 833 mail damimmoastino@gmail.com
Chiusura estiva 2024
Gli uffici della Fondazione MIA sono chiusi dal giorno 5 al giorno 26 agosto compresi, riapriranno martedì 27 agosto 2024.
Per comunicazioni urgenti inviare mail a info@fondazionemia.it
Informazioni per visitare la Basilica di S. Maria Maggiore di Bergamo
Gli orari di apertura per le visite sono i seguenti:
· da lunedì a sabato 10.30 – 18.00
· domenica e festivi 9.00 – 10.30 e 13.30 – 18.00
La prenotazione non è necessaria.
Durante la visita è possibile visitare il coro intarsiato di Lotto e Capoferri nonché le tarsie dell’iconostasi.
Si segnala che il biglietto d’ingresso comprende il nuovo sistema di audioguida che propone un modello interattivo accessibile al visitatore direttamente dal proprio cellulare attraverso la lettura di QR code. Grazie a questo metodo, viene offerto un accesso diretto ai contenuti storico-artistici. Tutti i contenuti sono disponibili in sei lingue: italiano-inglese-francese-tedesco, spagnolo ed esperanto.
Il costo del ticket e di € 5,00 per ogni persona fatti salvi gli accessi liberi (residenti in Bergamo e provincia, portatori di handicap e loro accompagnatore, bambini e ragazzi fino a 14 anni, sacerdoti, suore, giornalisti, militari, forze dell’ordine) e le riduzioni previste (€ 2,00 ragazzi dai 14 ai 25 anni, adulti over 70).
Quanto dovuto è da corrispondere direttamente presso la Basilica di S. Maria Maggiore ove viene rilasciato regolare scontrino fiscale.
La Basilica di S. Maria Maggiore non dispone del servizio di visite guidate per le quali è necessario rivolgersi alle numerose guide abilitate che operano sul territorio di Bergamo e provincia.
Orari S. Messa: da lunedì a sabato ore 10.00, domenica ore 11.00 e ore 12.15
Orari apertura Tesoro della Basilica: sabato e domenica dalle 14.30 alle 17.30
L’ingresso alla Basilica di S. Maria Maggiore è il portale nord (P.zza Duomo).
Per contatti chiamare al numero 035 22 33 27 nell’orario di apertura della Basilica.
Con Marina Luisa Zanchi e Virginio Zambelli Musiche del maestro Daniele Maffeis eseguite al pianoforte da William Limonta | |
Tornano gli appuntamenti estivi con spettacoli e laboratori nel suggestivo scenario della Valle d'Astino, tra il Monastero di Astino e la Cascina Mulino, e volendo anche all'Orto Botanico, aperto fino alle ore 20. Un'uscita pomeridiana o serale in luoghi affascinanti, a pochi passi l'uno dall'altro, in una cornice verdissima adatta a tutti, grandi e piccoli.
Laboratori dai 4 anni
Cascina Mulino Via Astino, Bergamo
Durata un’ora e mezza circa / Accoglienza dalle ore 16:30.
A seguire PICNIC libero all’Orto Botanico con accesso gratuito, chiude alle ore 20:00.
Partecipazione max 20 bambini accompagnati da almeno un adulto.
Quota di partecipazione: 5 euro a bambino
Spettacoli dai 3 anni
Monastero di Astino Via Astino, Bergamo
Durata un’ora circa / Accoglienza dalle ore 20:00.
Prima degli spettacoli PICNIC libero all’Orto Botanico con accesso gratuito, chiude alle ore 20:00.
Gli spettacoli si tengono all’aperto, al Monastero di Astino.
In caso di pioggia, al coperto nell’adiacente Ex Refettorio.
Biglietti per grandi e piccoli: 5 euro
|
Domenica 16 giugno alle ore 17 il Coro della Basilica di Santa Maria Maggiore, diretto da Cristian Gentilini e accompagnato all’organo da Roberto Mucci, terrà il concerto Ave verum Corpus l’In-canto dell’Eucarestia. Un itinerario musicale che si sviluppa attorno alla composizione O Corpo di Cristo di mons. Giuseppe Pedemonti (50mo maestro di Cappella dal 1950 al 1994) un testo in lingua italiana che possiamo definire un riassunto teologico del sacramento cardine del cristianesimo: l’Eucarestia. Completano il programma opere di W. A. Mozart, mons. Angelo Meli (Priore della Basilica dal 1951al 1971), Lorenzo Perosi, Arthur Harmat, Zoltan Kodaly e Luigi Molfino. CAPPELLA MUSICALE DELLA BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE IN BERGAMO Istituita a partire dalla seconda metà del XV secolo, quella della Basilica di S. Maria Maggiore è una delle Cappelle musicali più illustri ed antiche d’Italia. La prima menzione di un insegnante di musica viene considerata quella risalente al 29 settembre 1480 con riferimento a un certo “prete Giovanni”, direttore dei cantori, assunto perché «debeat in cantu figurato cum aliis cantare et clericos ecclesie aptos docere musicam». Doveva perciò insegnare la musica agli altri chierici, cui potevano aggiungersi cantori laici e organisti, stipendiati dalla MIA. Dal primo nucleo di cantori guidati dal magister, si formò e perfezionò poi la vera e propria cappella musicale che nei secoli ha saputo mantenere alta la qualità del suo servizio grazie alla munificenza della MIA e alla fama dei suoi Maestri, tra i quali si annoverano F. Gaffurio, P. Vinci, A. Grandi, T. Merula, G.B. Bassani, C. Lenzi, S. Mayr, A. Ponchielli. Attualmente è formata da 16 cantori professionisti che assicurano il servizio musicale liturgico di tutte le domeniche e festività dell’anno configurandosi di volta in volta in vari organici secondo il repertorio. A questa formazione di base si aggiunge un coro amatoriale. Unita alla precipua attività liturgica vi è quella concertistica e discografica, volta a valorizzare le musiche composte per la Basilica nei secoli passati e a riproporne di nuove. | |
La stagione dei concerti estivi dell’associazione Ab Harmoniae Onlus, prevista in collaborazione con Fondazione MIA di Bergamo e Serate Musicali di Milano, programma per il prossimo 15 giugno alle ore 18.30 presso il Complesso Monumentale di Astino in Bergamo, un appassionato omaggio a Giacomo Puccini nel Centenario della scomparsa (1924-2024). Giacomo Puccini, nato a Lucca nel 1858 e scomparso a Torre del lago nel 1924, compositore fra i più amati del suo e del nostro tempo, conoscitore finissimo del cuore delle donne, fu uomo e operista sensibile alla grazia femminile, capace, come pochi altri, di ritrarne i volti e i sentimenti in un caleidoscopio di figure fatali, che lo travolsero fra turbine di emozioni perché turbine fu l’amore che alimentò la sua vita. Sono giovani vite che si nutrono di grandi speranze, forse di illusioni, fra ristrettezze e rinunce, consumate al freddo di una soffitta parigina, o lombarda, riscaldate solo dall’irrinunciabile urgenza del vivere; sono artiste acclamate, innamorate, gelose, capaci di difendere il proprio onore dalla protervia maschile; sono donne di vita, coraggiose nella rinuncia dell’unico amore vissuto in maniera incontaminata; sono piccole geishe che, in eterna attesa, ingannate dal gioco beffardo di chi le sposa per diletto, rinunciano alla vita perché incapaci di “viver la vita con onore”. Le voci di Denia Mazzola Gavazzeni e del magnifico tenore Yan Whang - già applauditissimo in Sala Piatti per il recente Trovatore di Giuseppe Verdi, ci faranno vivere - nella amena cornice del Monastero di Astino - quei duetti d’amore noti ai melomani e da essi tanto amati - tratti da Tosca, la Bohème, La rondine, Madama Butterfly. Alla parte musicale, per riascoltare la voce e lo stato d’animo di Puccini degli ultimi anni della sua vita, sarà intercalata la lettura di brani tratti dall’Epistolario del Compositore stesso indirizzate al suo librettista Luigi Illica. Stralci di articoli di stampa ci illustreranno invece la cronaca della terribile morte della povera cameriera Doria Manfredi ritenuta dalla moglie di Puccini, Elvira Bonturi - possessiva e gelosa - causa d’infedeltà del compositore, infedeltà che, qualora fondata sul vero, sarebbe giustificata dalla personalità morbosa ed egocentrica della calunniatrice stessa. Per Giacomo Puccini, un universo femminile sino alla fine il quale tuttavia, anziché edificare, annientò il suo cuore e minò definitivamente la sua salute. Il concerto ha ingresso libero Prossimo Concerto Ab Harmoniae Onlus ad Astino: 13 luglio 2024 - ore 18.30 - Omaggio a Eleonora Duse Nel Centenario della scomparsa (1924-2024) Musiche di Francesco Paolo Tosti su testi di Gabriele D’Annunzio. Lettere da: Epistolario - “ Duse - D’Annunzio” | |
Prorogata fino al 6 gennaio 2025 Monastero di Astino, Bergamo Fondazione MIA presenta ad Astino la mostra dedicata all’opera di Gabriele Basilico, maestro della fotografia italiana, che come pochi altri è riuscito a espandere i confini della ricerca fotografica entrando pienamente nel dibattito artistico e culturale. Ambiente urbano, 1970-1980 propone 50 immagini in bianco e nero, molte delle quali inedite, realizzate negli anni Settanta a Milano, prima di Ritratti di fabbriche, uno dei progetti più importanti della fotografia italiana contemporanea. In questi anni Basilico per interesse personale e per una serie di collaborazioni indaga le periferie di Milano in un momento in cui l’impatto del processo di de-industrializzazione appare ormai evidente. Il suo sguardo si sofferma su luoghi legati alla storia operaia della città: grandi quartieri residenziali, stabilimenti industriali, spazi interstiziali, distribuiti in diversi quartieri, da Quarto Oggiaro al Gallaratese, da Baggio al quartiere Sant’Ambrogio, dalla Bovisa al comparto sud fino a piazzale Corvetto. Si interessa ad architetture che sono i simboli di qualcosa che sta entrando a far parte del passato, in un gesto progettuale che lo prepara a portare un’attenzione indifferenziata su ogni parte della sua città. Guidato da un profondo interesse per le architetture e per tutti i manufatti che nel tempo hanno dato forma alle città, ha scelto il rigore dello stile documentario per raccontare il costante processo di stratificazione che le modella, in un lavoro di indagine del rapporto tra l’uomo e lo spazio costruito durato quasi quarant’anni. Scrive Corrado Benigni nel testo del libro che accompagna la mostra: “Ambiente urbano è un progetto fondamentale per capire l’intera opera di Basilico, perché dalla documentazione dell’edilizia popolare in crescita, ritraendo anche famiglie in interni e bambini e figure di operai nelle strade, dunque non nell’ufficialità degli edifici storici monumentali, egli subito individua il terreno ideale dal quale partire per studiare e capire il senso della città, che diviene un teatro molto più vasto rispetto a quanto se ne può rappresentare nella singola immagine”. In occasione della mostra è stato realizzato il volume bilingue, italiano e inglese, pubblicato da ELECTA che riunisce 100 immagini. Con testi di Corrado Benigni e Fulvio Irace. Ricerca iconografica di Andrea Elia Zanini Volume di 131 pagine, n. 100 immagini; formato cm 30x30, rilegato con copertina rigida Orari di apertura mostra: sabato e domenica 9.30 - 12.30 e 14.00 - 17.00 | |
Mercoledì 12 giugno, ore 18.00 - Basilica di Santa Maria Maggiore, Città Alta
Vincenzo Gheroldi, Università di Bologna
Paolo Bensi, già Università di Genova
Antonio Zaccaria, Restauro Beni Culturali
Nel 2012, il "Restauro in diretta" promosso da Fondazione MIA, nella Basilica di Santa Maria Maggiore, del monumentale dipinto di Luca Giordano "Il passaggio del Mar Rosso" (1681, cm. 450 x 600), diventa opportunità imperdibile per scandagliare l'affascinante, ma spesso ignorato, universo "materiale" di un capolavoro. L'incrocio tra discipline diverse - conservazione, ingegneria meccanica, ricerca d'archivio, studio della tecnica pittorica, una campagna diagnostica in collaborazione con l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze e altri diagnosti - ha risposto a interrogativi intriganti: Quale è stata la genesi materiale della grande tela? Come ha potuto affrontare il lungo viaggio da Napoli a Bergamo? Con quali pigmenti Giordano componeva la sua tavolozza? E il suo modus operandi corrisponde davvero al soprannome di "Luca Fapresto"?
Seguirà visita alla mostra allestita in Basilica: "LUCA GIORDANO. Dentro un capolavoro"
Terminati i lavori di recupero in Cascina Convento ad Astino, si chiude così una fase fondamentale della massiva opera di recupero del Complesso monastico di Astino, avviato nel 2007 a seguito dell’acquisto da parte della Fondazione MIA delle quote sociali della Società Valle d’Astino, come socio unico, con lo scopo di restituire il complesso monumentale alla collettività bergamasca e non solo
L’inaugurazione avrà luogo nella corte interna dell’edificio, sotto la maestosa copertura vetrata che caratterizza l’ambiente.
A seguire, un viaggio tra passato, presente e futuro, con la visita alla mostra fotografica allestita in occasione dell’evento e dedicata alle varie fasi dell’imponente lavoro di recupero della struttura. Un percorso per guidare gli ospiti tra le riqualificate mura dell’immobile.
Posta ad ovest del Complesso monastico di Astino, in angolo fra Via Astino e Via dell’Allegrezza, la Cascina Convento, come il Monastero, affonda le proprie radici nel XII secolo. Risultato di numerose trasformazioni che si protraggono fino alla fine del XIX secolo, quando il complesso viene definitivamente abbandonato a sé stesso, deperendosi velocemente e riducendosi allo stato di rudere privo di tetto e con gran parte dei solai lignei crollati, l’immobile è stato oggetto di numerosi e massicci interventi.
Anzitutto, una prima fase di consolidamento statico e parziale ricostruzione della copertura nel 2015, quando sono stati ricostruiti i solai e parzialmente la struttura del tetto.
Da qui, l’Accordo di Programma Astino 2017, che vede coinvolti Regione Lombardia, Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo, Parco dei Colli di Bergamo, Fondazione MIA e Valle d’Astino Srl, finalizzato alla ridefinizione delle destinazioni urbanistiche, delle modalità d’uso e degli interventi sul compendio immobiliare sito in Valle d’Astino.
Nella fase antecedente ai lavori, l’edificio si trovava in precario stato di conservazione ed era in parte privo delle coperture. Il forte degrado, che ha comportato il crollo pressoché integrale degli intonaci, aveva fatto emergere degli elementi architettonici antichi e di grande interesse, ponendo in luce una complessa stratificazione edilizia, con elementi di pregio medioevali di particolare qualità.
Lo studio storico e l’analisi stratigrafica dello stabile hanno identificato ben otto fasi costruttive, che vanno dal XII secolo alla fine dell’Ottocento.
Tra i più curiosi rinvenimenti, spiccano i resti di un forno sul lato est del fabbricato, risalente al XV-XVI secolo e in buono stato di conservazione. A tale reperto sono affiancate due vasche, impiegate con tutta probabilità nel raffreddamento di materiali.
È nel corso dell’ottava e ultima fase che la cascina assume la sua nota conformazione, con la chiusura dei portici che vengono adibiti ad abitazioni e stalle e la realizzazione del porticato a sud e della corte interna a nord.
Il progetto architettonico è stato elaborato, tenendo conto dell’intera stratificazione storica dell’area, dallo Studio Tomasi Associati – dall’architetto paesaggista Marco Tomasi, che ha dedicato la propria passione, fatta di visione artistica oltre che tecnica, alla riqualificazione di questo prestigioso edificio fino alla sua scomparsa, il 23 giugno 2023, quando il testimone è stato passato alla collega Monica Salsi.
Obiettivi mirati: il riuso dello stabile attraverso il risanamento e consolidamento delle murature; la ricostruzione delle coperture; l’inserimento di nuovi servizi e impianti mantenendo la distribuzione interna; l’integrazione dei collegamenti con la ricostruzione dei ballatoi interni, di una nuova scala interna, di un ascensore, locali tecnici e spazi distributivi; il restauro delle facciate conservando le aperture esistenti.
Dopo il via libera dal collegio di vigilanza dell’Accordo di Programma su Astino in data 30 novembre 2023, dal prossimo mese di settembre la struttura ospiterà professionisti e studenti da tutto il mondo uniti per costruire i prodotti digitali del futuro, sulla guida del Copenaghen Institute of Interaction Design (CIID). Innovazione tecnologica, etica e impatto sociale immersi nella biodiversità di Astino, per invitare le nuove generazioni a vivere il territorio attraverso opere virtuose.
Intervengono:
- Fabio Bombardieri, Presidente Fondazione MIA e Valle d’Astino Srl
Giuseppe Epinati, Direttore Fondazione MIA e Valle d’Astino Srl
Arch. Luca Rinaldi, Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Bergamo e Brescia
Simona Maschi, CEO e cofondatrice Copenaghen Institute of Interaction Design (CIID)
- Giorgio Gori, Sindaco Comune di Bergamo
- Claudia Maria Terzi, Assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche Regione Lombardia
Sarà possibile visitare la struttura e la mostra fotografica allestita nella Cascina Convento anche sabato 25 e domenica 26 maggio dalle ore 10.00 alle ore 12.30.
Fabio Bombardieri, Presidente Fondazione MIA: «Con l’inaugurazione della Cascina Convento si chiude un’altra fase fondamentale dell’importante intervento di recupero del Complesso monastico di Astino e si aprono le porte al suo futuro nell’ambito della formazione, della ricerca e dello sviluppo di progetti innovativi volti a creare soluzioni con un impatto positivo sulla società e sull’ambiente.
Anche questo intervento fonda le sue radici nella secolare attenzione prestata dalla Misericordia Maggiore nella tutela, conservazione e gestione del patrimonio artistico, religioso e culturale.
I lavori eseguiti hanno portato ad un eccellente risultato che valorizza ulteriormente il complesso di Astino e che riteniamo importante far conoscere alla città».
‘Restauratio Humana’, il documentario che racconta il ritorno alla bellezza originaria del Coro ligneo di Capoferri e Lotto situato nella Basilica di Santa Maria Maggiore in Città Alta a Bergamo sarà trasmesso su Rai Storia martedì 7 maggio alle 22.10 con l’introduzione dello storico dell’arte Giovanni Carlo Federico Villa.
Il documentario, commissionato da Fondazione MIA e realizzato dalla casa di produzione Coral Climb, curato dai registi Dede Preti e Marco Madoglio con Stefano Marziali, produttore esecutivo e direttore scientifico, racconta il monumentale intervento di restauro del Coro eseguito dalla Bottega del restauratore Luciano Gritti,durato un anno e mezzo e reso possibile grazie a Fondazione Banca Popolare di Bergamo.
Seguendo i lavori che lo hanno riportato alla sua originaria bellezza, il documentario (55 minuti) permette di addentrarsi sempre più nel maestoso Coro: immagini di straordinaria qualità – sui dettagli degli intarsi, sulle diverse fasi dell’intervento e sulle nuove scoperte emerse – riportano lo spettatore all’interno di ‘Cantiere Vivo’, l’innovativo progetto di valorizzazione del restauro che ha reso osservabili i lavori in tutte le loro fasi ai visitatori (oltre 700 mila), mentre le interviste ad alcuni esperti aiutano ad approfondire la conoscenza dell’opera. Una vera e propria operazione culturale, su più livelli, che intende raccontare un’esperienza unica di conservazione di un bene culturale dallo straordinario valore.
Come ogni anno, sensibile al ruolo protagonista sostenuto nella storia da tutte le Mamme del mondo, Denia Mazzola Gavazzeni, con la sua associazione sua associazione Ab Harmoniae Onlus, in collaborazione con Congregazione di Misericordia Maggiore di Bergamo e Serate Musicali di Milano, presenta, sabato 5 maggio alle ore 16.30, in Sala Alfredo Piatti a Bergamo, un concerto emblematicamente intitolato alla Mamma.
La speciale attenzione che il soprano bergamasco dedica a questo appuntamento musicale, è singolarmente rappresentato dalla nazionalità di tutti gli interpreti - giovanissimi artisti - i quali, lontani dalla propria patria e dalla propria famiglia, hanno trasmigrato nel nostro Paese per studiare e apprendere, insieme alla lingua, l’arte inconfondibile del Belcanto italiano.
Punto di riferimento per loro, a Milano, è stato lo Studio Musica di Milano del quale Xu Xue Bianca, regista già nota per le sue eccellenti collaborazioni al Teatro Coccia di Novara, ne è, oltre che presidente dinamica, anche anima creativa.
Interpreti dei più celebri brani tratti dalle opere Tosca, La Bohème, Lucrezia Borgia, Cavalleria Rusticana, Turandot (fra i giovani ascolteremo 4 straordinari tenori!), ma anche melodie di compositori celebri del nostro Primo Novecento, da Lehar, a Bixio a De Curtis, De Capua, saranno: i soprani: Liu Xiao Xi, Zhang Tian Ge; mezzosoprano: Li Ling Lin; Tenori: Wang Zi Yu, Su Ke, Xu Shi Zhe, Wang Xiao YU; il basso: Wang Jin Zheng, accompagnati dai pianisti HsiaoPei Ku, Shi Qiyu, Chen Yating, Zhou Xinduo ciascuno dei quali, finalmente - dalla terra bergamasca - potrà inviare, sulle ali del canto, il proprio nostalgico “Mamma, solo per te la mia canzone vola!”
A partire dal prossimo mese di giugno e fino a settembre inoltrato, Ab Harmoniae Onlus invita il proprio pubblico a seguirne i concerti presso il Complesso Monumentale di Astino.
L’ingresso ai concerti è libero e gradita sarà l’offerta per gli scopi di solidarietà dell'Associazione
Procedura competitiva per vendita terreno edificabile a destinazione logistica Comune di Isso (BG) vicinanze del casello autostradale BreBeMi
Gli interessati sono invitati a consultare la documentazione tecnica ed amministrativa. Le offerte irrevocabili ex art. 1329 CC devono essere depositate entro le ore 12.00 del 28 maggio 2024, presso gli uffici della Fondazione in Via Malj Tabajani, 4 - Bergamo. Nel caso di presentazione di un'offerta migliorativa rispetto a quella posta a base della procedura competitiva, il giorno 29 maggio 2024 alle ore 12.00, presso la sede della Fondazione MIA, avrà luogo la gara.
Clic qui per la documentazione tecnica ed amministrativa
Clic qui per le risposte ai quesiti pervenuti
CHIUSURA UFFICI 26 aprile 2024
Gli uffici della Fondazione MIA e dalla Valle d'Astino Srl saranno chiusi il giorno 26 aprile 2024
Per info o richieste inerenti la Basilica di Santa Maria Maggiore chiamare al numero 035 22 33 27 nell' orario di apertura della Basilica
Il Monastero di Astino giovedì 25 aprile 2024 è aperto dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 17.30
Va in scena, domenica 14 aprile alle ore 16.30, presso la storica Sala Alfredo Piatti di Bergamo Alta, l’evento di primavera dell’associazione Ab Harmoniae Onlus il quale - voluto da Denia Mazzola Gavazzeni, in collaborazione con Fondazione MIA di Bergamo e Serate musicali di Milano - presenta “L’elisir d’amore”, uno fra i capolavori del bergamasco Gaetano Donizetti. Così come altre opere di grande e continuativo successo, L’Elisir d’amore nacque all’insegna di quella che, nell’Ottocento, fu, forse, la più sagace ispiratrice di molti fra i maggiori compositori: la Fretta. In una biografia di Felice Romani, librettista de “L’Elisir”, Emilia Branca, sua moglie, racconta che Donizetti avrebbe composto L’Elisir d’amore in quattordici giorni. Di fatto, nella primavera del 1832, l’impresario del Teatro alla Cannobiana di Milano, tradito da un compositore che non gli aveva preparato l’opera richiesta, supplicò Donizetti - già noto per aver con l’Aio in imbarazzo e Olivo e Pasquale - dato prova di grandi capacità, di preparargli l’opera. Donizetti accettò e L’Elisir d’amore andò in scena il 12 maggio del 1832 con strepitoso successo. Se Leopardi, nello “Zibaldone” , rifletteva sulla musica biasimando la tendenza tedesca a “dilettare, o meravigliare solo una classe di persone, quella di borghesi e intendenti”, Donizetti e Romani si posero, giustappunto, come obiettivo, quello di piacere al pubblico e attraverso quel “diletto universale portare a un diletto duraturo” . L’Elisir d’amore divenne il “capolavoro attraverso i secoli” con i suoi personaggi, dai tratti fondamentalmente antichi quanto l’opera, raffiguranti villanelle pretenziose come Adina, contadinotti goffi come Nemorino, ciarlatani come Dulcamara, e sergenti pavoneggianti come Belcore già presenti, seppur con nomi differenti, nell’opera comique francese “Le Philtre” di Eugène Scribe (musica di Auber) dalla quale il soggetto de L’Elisir direttamente derivava. L’attribuzione al tenore della «sensiblerie» romantica attraverso la sognante elegia de «Una furtiva lacrima» richiedente vocalità di tenore centrale (per questo Caruso prediligeva questo ruolo), la vocalità lirica e concreta di Adina - niente affatto personaggio soubrette - la vocalità ampia e ridondante del buffo Dulcamara e quella morbida e di buona agilità del presuntuoso Belcore furono, senza dubbio, alcune fra le molte innovazioni che il “teatro” di Donizetti propose al suo secolo. Fra amori e dispetti, promesse di miracolose, ritrovate gioventù, esaltazioni della baldanzosa vita militare - domenica 14 aprile alle ore 16.30 - potremo godere di un pomeriggio “assolato sull’aja di Adina” grazie alle voci degli interpreti Shuai Liu (Nemorino), Denia Mazzola Gavazzeni (Adina) , Marzio Giossi (Dulcamara), Fulvio Ottelli (Belcore), Gao Ya (Giannetta), accompagnati al pianoforte da Hsiaopei Ku. L’ingresso è libero | |
Giovedì 11 aprile alle ore 18, in Accademia Carrara, Corrado Benigni presenterà il volume “Viaggiatori ai margini del Paesaggio”, edito da La nave di Teseo, in dialogo con il Prof. Arturo Carlo Quintavalle e l’artista Mario Cresci.
L’autore ricostruisce in un unico grande racconto la genesi del progetto fotografico collettivo “Viaggio in Italia”, intrecciando i percorsi artistici degli autori più rappresentativi: Ghirri, Barbieri, Basilico, Chiaramonte, Cresci, Guidi e Jodice, che hanno aperto strade inedite alle generazioni successive di fotografi e artisti, con diramazioni importanti all’interno anche di altri linguaggi e saperi, come il cinema, la letteratura e l’architettura.
“Viaggio in Italia” appare nel 1984, cambiando per sempre il modo di rappresentare il paesaggio italiano: per la prima volta i fotografi scelgono di uscire dai centri storici delle città. La loro attenzione si sposta ai margini, alle periferie e ciò che fino ad allora non era considerato degno di uno sguardo artistico perché disarmonico, eccentrico, diviene invece il soggetto ricorrente di un nuovo modo di raccontare il nostro paese. Il paesaggio non è più solo lo sfondo sul quale si svolgono le vicende umane, non è più solo un “tema”, ma la lente attraverso cui guardare.
Per la prima volta, la fotografia sceglieva di uscire dai propri confini per dialogare con altre forme espressive (la letteratura, il cinema, l’architettura, la grafica), aprendosi al mondo come mai prima: una rivoluzione che arriva fino a noi, alla cultura visiva in cui siamo immersi.
CORRADO BENIGNI è nato nel 1975 a Bergamo. Saggista e curatore specializzato in fotografia, ha curato diverse mostre e libri monografici di alcuni dei più importanti fotografi italiani contemporanei. Tra le sue pubblicazioni: “Luigi Ghirri. Pensiero Paesaggio” (2016), “Mario Giacomelli. Terre scritte” (2017), “Nino Migliori. Forme del vero” (2019), “Olivo Barbieri. Early Works, 1980-1984” (2020), “Guido Guidi. Cinque viaggi, 1990-1998” (2021), “Giovanni Chiaramonte. Realismo infinito” (2022), “Mario Cresci. Colorland, 1975-1983” (2023). Suoi saggi e interventi critici sono presenti in numerose riviste e pubblicazioni collettanee.
Accesso libero e gratuito.
Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti al 328 1721727 o a prenotazioni@lacarrara.it
Per maggiori informazioni:
T 035 211355
M info@fondazionemia.it
Le crisi globali del nostro tempo dimostrano come i fenomeni sono tutti intrecciati tra loro. La complessità non è un’ideologia, ma la sfida che il reale lancia alla conoscenza. Questi alcuni degli spunti della rassegna promossa quest’anno da Fondazione MIA: “Educare alla complessità. Nel mondo globale, tutto è connesso”, in programma alle 20.45 ogni martedì dal 2 aprile al 16 aprile e lunedì 22 aprile in Basilica di Santa Maria Maggiore, a ingresso libero.
Riflettere sulla complessità è oggi più che mai fondamentale perché un mondo complesso è un mondo incerto, non perfettamente controllabile e prevedibile, perché è estremamente sensibile agli eventi contingenti e imprevisti.
Quattro importanti studiosi e uomini della cultura italiani affronteranno questo tema: Mauro Ceruti, Mons. Vincenzo Paglia, Emanuele Trevi, Stefano Zamagni.
Un ciclo di incontri che, intrecciando sguardi e pensieri, traccia diverse piste interpretative sul pensiero complesso per discutere, connettere e comprendere le relazioni tra il tutto e le parti.
PROGRAMMA DEGLI INCONTRI
Martedì 2 aprile
MAURO CERUTI
Filosofo, professore emerito Università di Bergamo e IULM di Milano
La sfida della complessità
Martedì 9 aprile
MONS. VINCENZO PAGLIA
Teologo, Presidente Pontificia Accademia per la Vita
Un mondo più aperto: sfide e opportunità
Martedì 16 aprile
EMANUELE TREVI
Scrittore, Premio Strega 2021
Estetica del molteplice. La grande rete del romanzo
Lunedì 22 aprile
STEFANO ZAMAGNI
Economista, professore di economia all’Università di Bologna
Economia e educazione nel tempo della complessità
Per maggiori informazioni:
035 211355
info@fondazionemia.it
📣 Fondazione MIA approda sui social, perché la sua storia ultrasecolare possa rimanere al passo con i tempi!
✅ si inaugura oggi, con il primo post, la pagina Instagram
🔄 è in corso un aggiornamento dei contenuti sulla pagina Facebook
⚒️ a breve, aprirà anche la pagina LinkedIn
Segui i canali della MIA per aggiornamenti sulle iniziative organizzate dalla Fondazione o alle quali collabora!
Sabato 23 marzo 2024, vigilia della Domenica delle Palme, alle ore 21 si terrà in Basilica un momento di meditazione in preparazione della Settima Santa. L’anno passato fu l’esecuzione delle Sette Parole di Giuseppe Pedemonti con le riflessioni del Priore don Sessantini, quest’anno la Cappella Musicale della Basilica presenta uno spettacolo in forma di lettura scenica della Via Crucis di Mario Luzi affidata alla voce di Michele Marinini inframezzata da interventi musicali affidati alle voci dei cantanti Chiharu Kubo, Hyun Jung Oh, Paolo Borgonovo e Marco Radaelli, guidati dal maestro di Cappella Cristian Gentilini eseguiranno che eseguiranno alcuni responsori del Sabato Santo del compositore Giorgio Federico Ghedini (1892-1965).
Mario Luzi scrisse questo testo per accompagnare la processione del Venerdì Santo guidata da Giovanni Paolo II al Colosseo, e venne letta da Sandro Lombardi e Lucilla Morlacchi la sera del 2 aprile 1999.
Nel monologo di Mario Luzi emerge il volto umano di Cristo, che, quasi spogliato del divino, sprofonda nel baratro oscuro della propria umanità. Il testo non segue le canoniche stazioni, ma, accanto alla storia raccontata dai Vangeli, prendono spazio il pensiero di Gesù, le sue angosce, la sua paura, la sua preghiera. A questo potente ed espressivo testo si affianca bene la scrittura musicale di Ghedini capace di far coesistere il linguaggio tradizionale con armonie e sonorità tipiche del primo novecento italiano.
Giovedì 21 e venerdì 22 marzo dalle ore 15 alle ore 17.30
Sabato 23 e domenica 24 marzo dalle ore 11 alle ore 17.30
Domus Magna – Sala Locatelli
Venerdì ore 16.00 – Presentazione “Mostra d’Harte”, a seguire aperitivo con gli “Hartisti”
LA OXFORD UNIVERSITY ORCHESTRA SARÀ alla Basilica di s. maria maggiore martedì 12 MARZO ALLE 20, TAPPA DEL SUO TOUR ITALIANO 2024.
IN PROGRAMMA MUSICHE DI ČAJKOVSKIJ E BRAHMS
Un grande avvenimento sinfonico sarà ospitato prossimamente dalla Basilica di S. Maria Maggiore. Martedì 12 marzo alle ore 20 la magnifica basilica in Città Alta vedrà risuonare le note della Oxford University Orchestra, che vi si esibirà nell’ambito della sua tournée nel nord Italia che si svolgerà a marzo 2024. Gli altri concerti sono previsti a Milano, Cremona, Bologna, e Parma. Nell’ambito di questa settimana itinerante, circa 60 musicisti di OUO, insieme alla direttrice ospite Cayenna Ponchione-Bailey, eseguiranno, oltre ai classici del repertorio sinfonico, opere musicali che celebrano il patrimonio musicale dell’Inghilterra e dell’Italia, come Romeo e Giulietta di Čajkovskij, che rappresenta l’unione del più famoso drammaturgo inglese con l’ambientazione Italiana di Verona.
Il programma si aprirà quindi con l’ouverture-fantasia Romeo e Giulietta di Pëtr Il’ič Čajkovskij e terminerà con la celebre Sinfonia N. 2 in Re maggiore Op. 73 di Johannes Brahms.
La Oxford University Orchestra (OUO) è rinomata per la sua eccellenza come principale ensemble studentesco dell’Università di Oxford. Dal 1958, OUO offre opportunità di altissimo livello agli studenti più talentuosi e gode di grande consenso di pubblico presso la comunità universitaria, gli abitanti dell’area di Oxford, e oltre. In qualità di ensemble di punta della Oxford University Music Society, OUO seleziona i suoi strumentisti tra il meglio che l’università ha da offrire, tra cui molti ex membri delle National Youth Orchestras di Gran Bretagna, Stati Uniti, Galles e Scozia e finalisti della celebre competizione BBC Young Musician che laurea ogni anno artisti destinati a grandi carriere internazionali.
L’orchestra comprende membri provenienti da tutta la comunità universitaria: dai laureandi al personale universitario; studenti di musica e altre materie; studenti nazionali e stranieri e di qualsiasi estrazione socioeconomica. Finanziata dalla vendita dei biglietti, dalla Oxford University Music Society, e da generosi filantropi e donatori privati, OUO si impegna a presentare programmi ambiziosi e di notevole interesse culturale.
L’orchestra ha collaborato con direttori del calibro di Daniel Harding, Sir Roger Norrington, Peter Stark, Jan Latham-Koenig e Ben Palmer. Tra i propri sostenitori artistici, OUO vanta la presenza di grandi nomi quali Steven Isserlis, Midori e Ian Bostridge.
Il concerto sarà a ingresso libero fino a esaurimento posti.
Artisti
OXFORD UNIVERSITY ORCHESTRA
CAYENNA PONCHIONE-BAILEY direttrice
Programma
Pëtr Il’ič Čajkovskij Romeo e Giulietta
Johannes Brahms Sinfonia n. 2 in Re maggiore op. 73
Informazioni
Evento della Oxford University Orchestra in collaborazione con Fondazione MIA e con il patrocinio del Comune di Bergamo.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
In sintonia con l’attuale periodo dell’anno, Ab Harmoniae Onlus, in collaborazione con Fondazione Mia di Bergamo e Serate Musicali di Milano, propone il terzo appuntamento della propria stagione musicale 2024 con un concerto dedicato alle “Musiche per la Passione”. Programmato per il 10 marzo 2024 alle ore 16.30 in Sala Alfredo Piatti a Bergamo, l’evento proporrà composizioni della seconda metà del Settecento di Franz Joseph Haydn e di Carlo Lenzi, in contrappunto con due brani tratti dalle Passioni di Johann Sebastian Bach Di Franz Joseph Haydn ascolteremo la rarissima cantata, riscoperta in un archivio veneziano, Maria quærit Christum filium, travestimento spirituale della cantata Arianna a Nasso realizzato per Bianca Sacchetti, “star” del Conservatorio dei Mendicanti, per la quale anche Mayr scrisse ruoli protagonistici dei suoi Oratori. Di Carlo Lenzi, compositore bergamasco vissuto tra il 1735 e il 1805, (morto a Bergamo completamente cieco) e per quarant’anni maestro di cappella della Basilica di Santa Maria Maggiore, verrà invece eseguita La Lamentazione terza per il Venerdì Santo nella revisione del M° Pieralberto Cattaneo, che nel 2010 ne diresse la versione con orchestra proprio nell’ambito della XXIX stagione di Incontri Europei con la Musica. Della Lamentazione per il venerdì santo, composizione a due voci, nella prevalente tonalità minore, assai rara nel Settecento, appare di forte interesse sia per lo sviluppo nella costante forma “a duetto” che la disposizione formale del quinto movimento, nella ripresa, seppur in un ritmo e andamento differenti, del tema d’inizio, modalità inconsueta per lo stile italiano del tempo. Di Johann Sebastian Bach, saranno infine eseguiti due brani per mezzosoprano tratti da Johannes Passion e Matheus Passion “erbarmnedich mein Herz” e…. Interpreti del concerto, qui nella versione con pianoforte, saranno le voci di Denia Mazzola Gavazzeni e Syuzanna Hakobyan, accompagnate da HsiaoPei Ku. L’ingresso al concerto è libero fino ad esaurimento dei posti a disposizione | |
Dal 26 febbraio al 8 marzo 2024 le visite al coro intarsiato di Lotto e Capoferri subiranno alcune limitazioni a causa dei lavori di montaggio dei ponteggi per il restauro della tela posta sulla parete absidale della Basilica di S. Maria Maggiore. | |
Iniziativa promossa da
Centro Studi Valle Imagna
Fondazione Legler per la Storia Economica e Sociale di Bergamo
in collaborazione con
Fondazione Teatro Donizetti
Fondazione Mia
Interventi di: Paolo Fabbri, Direttore scientifico della Fondazione Teatro Donizetti e Fabrizio Capitanio, Conservatore Biblioteca Musicale Gaetano Donizetti
Brani pianistici di Donizetti eseguiti da William Limonta
Per il secondo appuntamento della propria stagione invernale di concerti, l’associazione Ab Harmoniae Onlus propone, per il sabato 17 febbraio alle ore 16.30 - a Bergamo, in collaborazione con Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo e Serate Musicali di Milano - una delle opere più acclamate di Giuseppe Verdi, riconosciuta da Julian Budden, “come nessun’altra capace di toccare così rapidamente il cuore del suo pubblico». Nella sala intitolata al violoncellista bergamasco Alfredo Piatti, risuonerà sulle note verdiate, l’infiammata vicenda di una zingara, Azucena, infanticida, che, secondo il libretto di Salvatore Cammarano e Emanuele Bardare - tratto dal dramma El Trovador di Antonio García Gutiérrez - bruciò il proprio figlio, per errore, per vendicar la madre. Concepita su un intreccio assai articolato, l’opera che nacque col nome de “La zingara” andò in scena per la prima volta il 19 gennaio 1853 a Tor di Nona e venne accolta trionfalmente grazie anche ai primi interpreti Emilia Goggi, Carlo Boucardé Rosina Penco i quali, diretti da Emilio Angelini, videro suonare nell’orchestra - al cembalo - lo stesso Giuseppe Verdi. La vicenda si svolge nel XV secolo in Biscaglia e Aragona - Figlia di una donna fatta ardere sul rogo dal Conte di Luna con l’accusa di aver stregato il figlio di lui, una giovane gitana (Azucena) rapisce, per vendetta, uno dei due figli del conte, Manrico, per gettarlo sul rogo della madre, sennonché, nel delirio del momento, brucia, per errore, il proprio stesso figlio e salva Manrico. Anni più tardi, Manrico - divenuto “trovatore" - si innamora, riamato, di Leonora, dama di compagnia della principessa di Aragona sulla quale però insistono le brame del nuovo Conte di Luna stesso. Mentre Leonora, per sfuggire al Conte e far cessare i conflitti, decide di consacrarsi a Dio, il conflitto fra Manrico e il Conte di Luna si fa inevitabile. Decisa a sottrarsi ai desideri di Luna, Eleonora si darà la morte avvelenandosi mentre la mannaia , alla quale lo ha condannato il Conte stesso, ucciderà il trovatore Manrico. Davanti al rogo, il Conte di Luna scoprirà da Azucena di esser stato fratello del Trovatore Manrico. Sabato 17 febbraio, a dar voce al grande dramma, eseguito in forma di concerto e al pianoforte, saranno l’Azucena di Syuzanna Hakobyan, il Conte di Luna di Marzio Giossi, ll Trovatore Manrico di Wang Yan e la Leonora di Denia Mazzola Gavazzeni insieme al Ferrando di Yiduo Zhang e la Ines di Gao Ya Al pianoforte Hsiao Pei Ku. L’ingresso è libero, sarà gradita un’offerta per le attività solidali dell’associazione la quale, nel mese di dicembre, ha portato conforto con le voci dei propri artisti agli ospiti delle case di riposo bergamasche: Fondazione Carisma, Fondazione Don Orione-Bergamo e Fondazione Maria Ausiliatrice-Scanzorosciate) | |
Nell’imminenza del compleanno di Giuseppe Verdi (27.1.1901) l’associazione Ab Harmoniae Onlus in collaborazione con Congregazione della Misericordia Maggiore e Serate Musicali di Milano, presenta il 20 gennaio 2024, alle ore 16.30 in Sala Piatti, storica sala intitolata al violoncellista nato in Borgo Canale, un concerto interamente dedicato al Compositore di Busseto. Nato a Roncole nel 1813, Giuseppe Verdi, ebbe modo di conoscere Gaetano Donizetti e di ascoltarne le composizioni, per raccoglierne di lui quella profondità psicologica che Donizetti solo - dopo Mozart - creato per la conduzione dei recitativi, anello fondamentale nella drammaturgia di ogni opera. Così, per il concerto di sabato e proprio per lo spessore drammatico dei personaggi, Denia Mazzola Gavazzeni, fondatrice dell’associazione Harmoniae Onlus, sceglie due delle opere più significative della produzione verdiana: Rigoletto e La traviata. Nella fattispecie, saranno proposti i duetti Rigoletto-Gilda degli atti I e II, insieme al “Caro nome”, palpito di una ragazzina innamorata, il Quartetto del terzo atto, nel quale sentimenti d’amore puro e d’amore carnale si contrappongono al progetto assassino. Da “La traviata” si ascolteranno invece i duetti Violetta-Alfredo del primo incontro, soffio e speranza per la cortigiana perduta, quello del II atto, nel grande sacrificio della rinuncia, e infine quello della visione di un ritorno ai giorni felici di Parigi, visione brutalmente interrotta dalla morte. I duetti si alterneranno con le arie più belle delle due opere, e i giovanissimi interpreti - Ryoka Otsuka, Gao Ya, soprani, Lin Linglin, mezzosoprano, Wang Yan, Su Ke-tenori, Zhang Zihan, baritono , studenti dei Conservatori Lombardi e scelti in audizione dalla stessa Denia Mazzola, ai quali si aggiungerà il già applaudito basso Yduo Zhang - intratterranno il pubblico dando prova del grande impegno che, dalla terra del Sol Levante, li ha traghettati nel nostro Paese alfine di conoscerne, apprezzarne, studiarne la cultura e diventarne interpreti nel mondo. Accompagna al pianoforte HsiaoPei Ku. L’omaggio a Verdi proseguirà 17 febbraio, ore 16.30, sempre in Sala Piatti a Bergamo, con l’esecuzione al pianoforte dell’opera “Il trovatore”, interpreti Denia Mazzola Gavazzeni, Whang Yan, Marzio Giossi, Syuzanna Hakobyan. L’ingresso al concerto è libero | |
Come di tradizione, le celebrazioni delle numerose feste del periodo natalizio assumeranno particolare solennità nella Basilica di S. Maria Maggiore, sia per gli aspetti più propriamente liturgici che per quelli musicali. Le S. Messe più solenni saranno celebrate in canto dal Priore della Basilica don Gilberto Sessantini. La Basilica, rivestita a festa, sarà impreziosita dal Presepio realizzato in esclusiva per la Basilica da “L’Arte del Presepe” di Rutigliano (BA), un diorama con varie scene che racconta la storia della Salvezza dal Peccato originale alle Profezie, dall’Annunciazione all’adorazione dei Magi fino al Battesimo di Cristo nel Giordano. Anche quest’anno è stato significativamente collocato sotto l’Albero della Vita, per unire anche visivamente il Mistero del Natale a quello della Pasqua di Morte e Risurrezione. All’altare del Corpus Domini è invece esposta alla venerazione dei fedeli l’Icona della Madre di Dio Odighitria, Colei che indica la Via che è Cristo, alla quale in questi mesi sono state indirizzate particolari preghiere per la pace. Ecco gli orari delle celebrazioni del giorno di Natale e di S. Stefano Lunedì 25 Dicembre Solennità del Natale di N.S. Gesù Cristo: Ore 11.00 S. Messa Solenne celebrata dal Priore della Basilica don Gilberto Sessantini Ore 12.15 S. Messa Martedì 26 Dicembre Festa di S. Stefano protomartire SS. Messe ad orario festivo: ore 11.00 e 12.15 Ore 17.00 Concerto di Natale Il programma musicale Alle solenni liturgie del Natale e dell’Epifania, l’ottetto vocale della Cappella Musicale proporrà la Missa “Quaeramus cum pastoribus” di Gasparo de Albertiis (1485-1560), compositore padovano maestro di cappella in S. Maria Maggiore dal 1536 al 1550, fra i primi polifonisti a sperimentare il doppio coro battente, prima che questa forma musicale diventasse prerogativa tipica della musica scritta in San Marco a Venezia. Il Proprio del giorno invece, nelle due festività, sarà ancora una volta di William Byrd (1540-1623) di cui ricorre il 400mo anniversario della morte. Martedì 26 dicembre alle ore 17.00, nella festa di Santo Stefano, in Basilica si terrà il tradizionale Concerto di Natale, quest’anno dal titolo “Attorno al presepe”. Si tratta dell’ultimo appuntamento della Stagione Concerti 2023 della Cappella Musicale. Nell'ottavo centenario della prima rappresentazione del Presepe da parte di san Francesco il Coro della Basilica, accompagnato all’organo da Roberto Mucci, diretto dal maestro di cappella Cristian Gentilini, con la partecipazione speciale del mezzosoprano Marta Fumagalli, proporrà un itinerario musicale fra i più conosciuti e suggestivi canti di Natale. Domenica 31 dicembre, ricorrenza della Santa Famiglia, il servizio musicale verrà svolto dal Coro della Basilica, con brani della tradizione musicale natalizia. Il 1° Gennaio, solennità di Maria Santissima Madre di Dio, la Cappella musicale, in formazione di quartetto vocale, proporrà musiche del rinascimento italiano con G. O. PITONI (1657-1743) e G. LOMBARDI (1586?-1623?). Ecco il programma musicale completo delle singole feste: 25 dicembre, ore 11.00 NATALE DEL SIGNORE Ordinario: Missa Quæramus cum pastoribus • G.DE ALBERTIIS* (1485-1560) Proprio: IN. Puer natus • GREGORIANOOF. Tui sunt cœli • W. BYRD (1540-1623) CO. Viderunt omnes • W. BYRD *Maestro di cappella in S. Maria Maggiore dal 1536 al 1550 31 dicembre, ore 11.00 Santa Famiglia Servizio musicale a cura del Coro della Basilica di S. M. Maggiore Ordinario: Missa minima • C. GENTILINI (1974) Proprio: IN. Puer natus in Bethlem • Tradiz. Arm. G. MALATESTA OF. In natali domini • ANONIMO del sec XIV sec. CO. Tu scendi dalle stelle • elab. V. DONELLA (1937) 1° Gennaio, ore 11.00 SS. MARIA MADRE DI DIO Ordinario: Missa Minima • C. GENTILINI (1974) Proprio: IN. Salve, sancta Parens • GREGORIANO OF. Felix namque es • G.O. PITONI (1657-1743) CO. Jucundare filia Sion • G. LOMBARDI (1586?-1623?) 6 Gennaio, ore 11.00 EPIFANIA DEL SIGNORE Ordinario: Missa Quæramus cum pastoribus • G. DE ALBERTIIS* (1485-1560) Proprio: IN. Ecce advenit • GREGORIANO OF. Reges Tharsis • W. BYRD (1540-1623) CO. Videntes stellam magi • P. VINCI *Maestro di cappella in S. Maria Maggiore dal 1536 al 1550 | |
Prima proiezione di ‘Restauratio Humana’, il documentario che racconta il ritorno alla bellezza originaria del Coro ligneo di Capoferri e Lotto, nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Bergamo.
L’appuntamento, a pochi giorni dalla conclusione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, è aperto al pubblico e gratuito.
Venerdì 15 dicembre 2023, ore 18.30
Basilica di Santa Maria Maggiore
Piazza Duomo 5, Bergamo
Terminato il monumentale restauro – inaugurato il 27 ottobre 2023 – del Coro ligneo di Giovan Francesco Capoferri e Lorenzo Lotto, nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Bergamo, Fondazione MIA propone la prima proiezione, aperta al pubblico e gratuita, del documentario dal titolo ‘Restauratio Humana’, realizzato dalla casa di produzione Coral Climb, curato dai registi Dede Preti e Marco Madoglio e con la direzione scientifica di Stefano Marziali.
In 52 minuti, dando voce ai protagonisti e agli esperti, il cortometraggio racconta un’esperienza unica di conservazione e di valorizzazione di un bene culturale: oltre un anno e mezzo di lavori che hanno permesso all’opera cinquecentesca di tornare alla sua originaria bellezza, con immagini di straordinaria qualità sui dettagli degli intarsi, sulle diverse fasi di intervento, sulle nuove scoperte emerse nel corso del restauro.
La proiezione, a pochi giorni dal termine dell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, è anche l’occasione per rivivere l’esperienza di ‘Cantiere Vivo’, l’innovativo progetto di valorizzazione del restauro che ha coinvolto attivamente oltre 700mila visitatori.
Intervengono:
Fabio Bombardieri, presidente Fondazione MIA
Stefano Marziali, Smart Puzzle, ideatore e direttore scientifico ‘Cantiere Vivo’
Dede Preti e Marco Madoglio, Coral Climb, registi del documentario ‘Restauratio Humana’
Il secondo appuntamento del ciclo invernale di concerti promosso dall’associazione Ab Harmoniae Onlus, è l’evento in programma per il 10 dicembre alle ore 16.30 presso la Sala Piatti a Bergamo, con la consueta collaborazione della Congregazione di Misericordia Maggiore e delle Serate Musicali di Milano. In pieno Avvento, in un dicembre bergamasco sfavillante di luci e preludio alle imminenti festività natalizie, Denia Mazzola propone l’insolito concerto che intitola “Requiem per l’Umanità offesa”, pensiero e comunione per e con coloro i quali hanno sacrificato la propria vita nell’attualità ammalata delle guerre. “Requiem per l’Umanità offesa”, canto e cordoglio universale, riunisce in un mosaico musicale, brani tratti dalle grandi Messe da Requiem di Mozart, Donizetti, Verdi, alternati dai testi poetici dei grandi poeti del Novecento Ungaretti, Quasimodo, Montale, Abdulla Goran, Rodari, e mette in evidenza il valore della vita, e la necessità di ritrovare la pace fra i popoli, condizione unica rigeneratrice dell’Umanità offesa. Le voci soliste del concerto saranno quelle di Yduo Zhang, Denia Mazzola Gavazzeni, Syuzanna Hakobyan, Kaori Yamada, mentre per la parte corale interverranno gli studenti delle varie classi di canto dei Conservatori lombardi: Ryoka Otsuka, Yi Deming, Whang Yukun , Lin Linglin, Huang XinYi, Wang Ziyu, Whang Jingzheng, Ji Yuheng. Al pianoforte HsiaoPei Ku Si ricordano i prossimi concerti presso le Case di riposo Don Orione (18/12 ore 16.00) e Carisma (21/12 ore 16.00) di Bergamo, omaggio agli anziani ospiti residenti. | |
L’Avvento è tempo mariano per eccellenza, oltre che tempo di attesa e preparazione al Natale. Nel cuore di questo periodo propizio, la Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, ricorrenza sempre cara ai Bergamaschi, risplende in modo particolare nella Basilica di S. Maria Maggiore per devozione e riflessione, grazie anche alla presenza del Vescovo che come sempre presiederà la solenne concelebrazione del mattino, alle ore 11.00. Questo il programma completo della giornata. Venerdì 8 Dicembre, la Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria vedrà la celebrazione della S. Messa delle ore 11.00 presieduta dal Vescovo mons. Francesco Beschi e concelebrata dal Capitolo Cattedrale, alla presenza delle autorità civiche. Seguirà alle ore 12.15 la S. Messa celebrata dal Priore don Gilberto Sessantini. La giornata liturgica si chiuderà alle ore 17.00 con il canto del Vespro solenne. Il servizio musicale, come sempre, sarà svolto dalla Cappella musicale della Basilica diretta dal m° Cristian Gentilini e accompagnata dall’organista Roberto Mucci. Il programma predisposto dalla Cappella musicale della Basilica renderà omaggio al compositore inglese William Byrdnel 400° anniversario della morte, avvenuta il 4 luglio 1623. Byrd, fervente cattolico, resistette nella professione della sua fede nel difficile contesto della corte protestante inglese, Nei Secondi Vespri dell’Immacolata alle ore 17,00 oltre alle antifone proprie gregoriane un quartetto di solisti eseguirà il Magnificat secondo di Claudio Monteverdi, tratto dalla Selva morale e spirituale del 1640. | |
Nella drammatica quotidiana attualità che vede moltiplicarsi la violenza sulle donne, ad esaltare, invece, la figura femminile nelle sue rare qualità di diva, musa, incantatrice, amante e amata è l’evento che Ab Harmoniae Onlus e Denia Mazzola Gavazzeni ci propongono per il prossimo concerto del 3 dicembre ore 16.30 presso la Sala Alfredo Piatti, in collaborazione con la Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo e Serate Musicali di Milano. Un concerto-ritratto che vuole restituirci la figura di Pauline Viardot-Garcia, Donna modernissima, cantante, compositrice e scrittrice al centro dell’attività artistica del XIX secolo fra i compositori Frederic Chopin(1810-1849) e Jules Massenet (1842-1912). Pauline Garcia-Viardot (1821-1910) figlia del leggendario tenore spagnolo Manuel Garcia e sorella di Maria Malibran, la cui eclettica intelligenza e le eccezionali doti - elogiate da Alfred de Musset e Charles Dickens - seppero anche ispirare il romanzo “Fumo” di Ivan Sergeevič Turgenev - di lei segretamente innamorato - fu allieva di Franz Liszt, ammirata dagli amici Wagner, Schumann; sostenne Gluck nelle pionieristiche riscoperte di Alceste e di Orphée e fu interprete e “mentore” del grande operista francese Jules Massenet mentre, per Chopin, scriveva le liriche che avrebbero dato testo alle famose Mazurke del compositore polacco. Così come la sensibilità femminile e lo sguardo solidale dell’artista Pauline Viardot seppero posarsi sulle giovani talentuose generazioni di compositori del suo tempo, altrettanto e specularmente, uno fra di essi - Jules Massenet - seppe interpretare, con mirabile, raffinata e sempre nuova sensualità l’animo delle Heroines delle sue opere. Il programma del concerto si articolerà fra le Mazurke di Chopin-Viardot e le grandi scene - anche in duo - tratte da Esclarmonde, Eve e Thais di Jules Massenet. Interprete del concerto, insieme a Denia Mazzola, il baritono Fulvio Ottelli. Al pianoforte Ku HsiaoPei. Per concludere in bellezza l’Anno di Bergamo Capitale della Cultura 2023, gli artisti di Ab Harmoniae Onlus - fra i quali il baritono bergamasco Marzio Giossi, offriranno il loro talento vocale per la Solidarietà: -10 dicembre, in Sala Piatti (ore 16.30) - “Requiem per l’Umanità Offesa” (Requiem in memoria di tutte le popolazioni straziate e decedute durante le guerre in corso) ; -18 dicembre (ore 16.00) - Casa di riposo Don Orione “Concerto d’Avvento” -21 dicembre (ore 16.00) - Casa di riposo Fondazione Carisma - “Melodie di Natale” L’ingresso ai concerti è libero. | |
Biblioteca Civica Angelo Mai - Salone Furietti
È fissato per giovedì 23 novembre 2023 ore 18, presso la Biblioteca Civica «Angelo Mai», il secondo appuntamento del ciclo d’incontri “Scrivere la fiducia. Gli archivi d’impresa bergamaschi nel Medioevo: storia, diritto, contabilità”, organizzato da Fondazione MIA in collaborazione con Sestam (Seminario di studi tardo-antichi e medievali - Università degli studi di Bergamo) e CST (Centro studi sul territorio «Lelio Pagani» - Università degli studi di Bergamo).
Titolo di questa seconda relazione: “L’eredità che dà frutto. Scritture, diritto e contabilità nell’archivio di Bartolomeo Avvocati, mercante bergamasco del Quattrocento”.
Dopo una prima lezione dedicata all’analisi storico-giuridica e al commento dei vari tipi di manoscritti conservati negli archivi di alcuni imprenditori bergamaschi medievali, sarà ora possibile per i partecipanti approfondire l’esempio di un caso concreto: i documenti notarili e i registri contabili appartenuti al mercante bergamasco Bartolomeo Avvocati e lasciati in eredità alla MIA.
Si partirà prendendo in esame le scelte eseguite da questo imprenditore nel servirsi di atti notarili o di scritture private per la tenuta dei propri affari, per poi osservare la struttura dei registri contabili, studiandone l’evoluzione sul piano delle tecniche computazionali. Un’occasione per approfondire forme di impresa e saperi giuridici e ragionieristici originali rispetto a quelli adoperati, nel Quattrocento, dai mercanti di altre città italiane.
La lezione, tenuta dai Relatori Paolo Buffo (Università degli studi di Bergamo) e Fabrizio Pagnoni (Università degli studi di Milano), avrà come moderatore Vittorio Rodeschini (Consigliere Fondazione MIA).
A introdurre l’incontro, Fabio Bombardieri (Presidente Fondazione MIA), accompagnato da Cristiana Iommi (Direttrice Biblioteca Civica Angelo Mai), Maurizio Luraghi (Presidente Ordine dei Notai di Bergamo) e Giulio Marchesi (Presidente Ordine degli Avvocati di Bergamo).
Ore 11, Basilica di Santa Maria Maggiore, Santa Messa
Esecuzione dei brani selezionati nelle scorse edizioni della Call For Scores - Nuova Musica Corale per la Liturgia
Ore 15, Sala Locatelli - Via Arena 9, Convegno
Coordinamento di Andrea Talmelli e Cristian Gentilini, Relazioni di Renzo Cresti, Umberto Bombardelli, Biagio Putignano e Claudio Riva
È con enorme piacere che Fondazione MIA e Valle d’Astino Srl annunciano la presentazione del terzo e ultimo volume della trilogia dedicata al recupero del millenario Monastero di Astino, fissata per venerdì 17 novembre 2023, ore 18.
Nella suggestiva cornice della Sala Refettorio, all’interno del complesso monastico, sarà possibile per i presenti cominciare a immergersi in un viaggio tra storia, arte, architettura e paesaggio di questo affascinante luogo, che si erge maestoso e ospitale nella valle rigogliosa di cui è fulcro e gemma.
L’imponente lavoro di restauro e recupero architettonico, avviato da Fondazione MIA nel 2007, riportando in vita l’antico splendore del monastero, ha infatti risvegliato un nuovo interesse per la storia, l’arte e il valore culturale di questo contesto straordinario, che il volume intende esplorare in tutte le sue sfaccettature, attraverso ricerche inedite e nuovi studi.
“Il Monastero restituito. Astino: storia, arte, architettura e paesaggio”, a cura della storica dell’arte Alessandra Civai, offre ai lettori un’esperienza immersiva unica e un percorso avvincente nell’inestricabile connessione tra storia, arte, architettura e paesaggio. Attraverso pagine ricche di dettagli accurati e illustrazioni affascinanti, il libro offre una prospettiva unica sulla ricchezza di questo immenso patrimonio culturale.
Un racconto che non solo è lettura appassionante per gli amanti della storia e dell’arte, ma che è anche testimonianza del profondo impegno dedicato a esplorare ogni sfaccettatura di questo tesoro storico e artistico, un tributo all’impegno costantemente profuso negli anni per preservare e promuovere l’eredità storica di Bergamo e del suo territorio.
Un’occasione per riscoprire le vicende più antiche del Monastero e contemplarne i lasciti. Il racconto di un passato non più abbandonato, ma che, finalmente restituito, rivive all’interno della Valle infondendo a chiunque vi si rechi un profondo senso di pace, serenità e curiosità.
Jan Brokken presenta in prima nazionale il suo romanzo "La suite di Giava", edito da Iperborea. Coordina l’incontro Mimma Forlani. Letture di Diego Bonifaccio. Musiche del duo pianistico Daniele e Davide Trivella.
Ingresso alla Basilica di Santa Maria Maggiore libero e gratuito il giorno dell'inaugurazione
Un modo nuovo di fare formazione per avvocati e notai: giovedì 26 ottobre 2023, alle ore 18, presso il Monastero di Astino, il prof. Paolo Buffo dell'Università degli studi di Bergamo, darà inizio al ciclo di incontri “Scrivere la fiducia. Gli archivi d’impresa bergamaschi nel Medioevo: storia, diritto, contabilità”.
Titolo della prima relazione: "Il mercante e il notaio: commerciare, obbligarsi, ottenere giustizia a Bergamo tra Medioevo e Rinascimento".
Un'occasione unica per esplorare l'archivio storico della Misericordia Maggiore di Bergamo e scoprire le soluzioni giuridiche adottate dagli imprenditori bergamaschi medievali.
Sono stati riconosciuti i crediti formativi dal Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Bergamo e dal Consiglio notarile di Bergamo.
Sala Refettorio - Monastero di Astino
SABATO 21 OTTOBRE - ore 15.00-18.00
Alberto Casiraghy racconta Alda Merini
DOMENICA 22 OTTOBRE - ore 10.00-12.00
Recital di poeti contemporanei: Bruno Pasetto, Massimo Maggiore, Roberto Bacchini.
DOMENICA 22 OTTOBRE - ore 15.00-18.00
Recital di poetesse contemporanee: Elisa Malvoni, Cinzia Milite, Alessandra Corbetta, Emanuela Botti.
Intramezzi musicali del quartetto Cameristi Cromatici diretti da Carlo Romano, oboe solista di Ennio Morricone. Constantin Beschieru, violino; Fabio Storino, violoncello; Roberto Bacchini, pianoforte.
Saranno esposti alcuni ritratti di Alberto Moro che anticipano il libro "Sorrisi di donna" di imminente uscita.
Saranno esposti i gioielli prodotti da San Lorenzo su disegno di Afra e Tobia Scarpa, Lella e Massimo Vignelli, Raffaella Mangiarotti, e i gioielli di GianCarlo Montebello e di Natsuko Toyofuku.
Il Coro danese Lille MUKO tra le mura di Santa Maria Maggiore per un percorso spirituale in musica
UtFaSolEnsemble
Pietro Modesti - cornetto e direzione
Jodi Livo, Teresa Ortner - cornetti
Valerio Mazzucconi - trombone
Michele Vannelli - cembalo
Musiche di Antegnati, Beretta, Borgo, Canale, Cantone,Cavaccio, Cima, Gussago, Mortaro, Maschera, Pellegrini
FONDAZIONE MIA - L’OFFICINA DELLO STORICO- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI BERGAMO ASSESSORATO AI SERVIZI SOCIALI E CITTADINANZA ATTIVA _____________ NONNI VI PRESENTO ASTINO IV EDIZIONE Lunedì 2 ottobre 2023 REFETTORIO MONASTERO DEL SANTO SEPOLCRO DI ASTINO PROGRAMMA 9:30 Saluti istituzionali Introduzione musicale Classe V della Scuola Primaria Don Milani I.C. Muzio plesso Grumellina (docenti Monica Colnago e Pietro Ragni) C’era un ragazzo (G. Morandi) Classi V A e B Primaria Mapello (maestra Anna Salvi) Raccontiamo la storia di Astino attraverso i suoi abati Classe V della Scuola Primaria Don Milani I.C. Muzio plesso Grumellina (docenti Monica Colnago e Pietro Ragni) Supereroi (Mr Rain) Studenti della IV ALSA Istituto G. Natta Bergamo (docente M. A. Tornetta) Presentazione brevi video promozionali su Astino e il suo paesaggio Orchestra Classi II Scuola Secondaria indirizzo musicale Villaggio I.C. V. Muzio (docente Pietro Ragni) Antotodum Tarantule (Anonimo) Pata Pata (M. Makeba) Il manicomio di Astino nelle tracce rimaste e nelle storie raccontate dalle cartelle cliniche Classe 4 ASU Istituto superiore L. Einaudi di Dalmine (docenti Valeria Truglio e Milena Manenti) Conclusione ore 12,00 con momento musicale a cura dei docenti dell’Indirizzo Musicale I.C. Muzio POSSIBILITA’ DI VISITARE LE MOSTRE ALLESTITE NEGLI SPAZI DI ASTINO | |
Teatro all’Improvviso Narrazione, canzoni, disegni – Dai 3 anni Con Silvia Viviani Testo, scene e regia Dario Moretti Una bambina passeggia nel bosco, osservando gli alberi, i frutti e i fiori, quando all’improvviso si trova di fronte un grande orso. Spaventata, lascia cadere la sua bambolina, dandosi alla fuga, urlando e strillando a squarciagola. L’orso, esterrefatto dal comportamento della ragazzina, si lamenta per la sua maleducazione: “Bastava dire: buongiorno signor orso, mica mi offendevo!!!”. All’inizio il rapporto tra la bambina e l’orso è complicato, ma poi i due iniziano a scambiarsi dei regali... La biglietteria apre un'ora prima dell'inizio degli spettacoli Gli spettacoli si tengono all'aperto al Monastero di Astino In caso di pioggia al coperto nell'adiacente Sala Refettorio Prenotazione vivamente consigliata su: itdb.eventbrite.it | |
ore 19:00 - 20:15 - 21:30 Teatro Telaio Installazione teatrale – Dai 5 anni A cura di Angelo Facchetti, Francesca Franzè Scenografia Giuseppe Luzzi Ambientazioni sonore Alessandro Calabrese Arcipelago è un’installazione teatrale agita e resa viva dai bambini partecipanti al viaggio teatrale che propone emozioni ed esperienze diverse – tattili, sensoriali, di lettura e ascolto – in grado di lasciare forse tracce profonde. Ai bambini viene chiesto di scoprire un ambiente, ampio e misterioso, dove emette luce solo un piccolo arcipelago, composto da diverse isole sparse sul prato. Al termine del percorso l’operatore conduce i bambini in uno spazio condiviso, per un momento di restituzione. La biglietteria apre un'ora prima dell'inizio degli spettacoli Gli spettacoli si tengono all'aperto al Monastero di Astino In caso di pioggia al coperto nell'adiacente Sala Refettorio Prenotazione vivamente consigliata su: itdb.eventbrite.it | |
Iscrizioni entro il 28 agosto (max. 20 posti). Per poter partecipare scrivere una mail a info@astino.it
Bach, Mozart, Mendelssohn, Berlioz, Verdi
Musiche di: G. Frescobaldi; L. Couperin, J.S. Bach, C.M. Widor
Teatro Evento Teatro di narrazione – Dai 3 anni Di e con Ilaria Gelmi Pollicino è l’ultimo di sette fratelli. Abbandonati nel bosco dai genitori, sarà l’unico a non disperare e, attraverso il coraggio e l’ingegno, riuscirà a portare in salvo sé e i fratelli. L’attrice in scena utilizza l’arte della narrazione dando voce e corpo a ogni personaggio, ricreando luoghi e atmosfere. I bambini, catapultati nella storia, rimangono col fiato sospeso da quando appare l’Orco sino a quando Pollicino con i fratelli riesce a scappare nel bel mezzo della notte. La biglietteria apre un'ora prima dell'inizio degli spettacoli Gli spettacoli si tengono all'aperto al Monastero di Astino In caso di pioggia al coperto nell'adiacente Sala Refettorio Prenotazione vivamente consigliata su: itdb.eventbrite.it | |
Musiche di: D. Buxtehude; J.S. Bach, M. Reger; F. Schmidt, L. Boëllmann, L. Vierne, P. Whitlock, F. Mendelssohn
Concerto in preparazione della solennità dell'Assunta Musiche di J.S. Bach, D. Buxtehude, L. Boëllmann, C. Franck, L.J. Lefebre Wely, C.M. Widor, G. Joung | |
con Katia Cassella e Virginio Zambelli al liuto Giacomo Parimbelli | |
con Katia Cassella, Rocco d'Onofrio, Marcello Zagaria e Virginio Zambelli al pianoforte William Limonta | |
Donizetti, Bellini, Mozart, Verdi, Ponchielli, Puccini, Cilea
CLARA HUGO soprano JAN HUGO pianoforte SIMONE STEFANELLO violoncello Dopo il grande successo riportato a Milano con l’esecuzione con orchestra de “La veglia” di Arrigo Pedrollo (già presentata in anteprima in Sala Piatti , Bergamo lo scorso aprile) le attività musicali dell’Associazione Ab Harmoniae Onlus, con l’estate non si arrestano ma scelgono, a far loro da cornice, luoghi ameni e campestri, come la magnifica vallata di Astino. Sarà proprio presso lo storico e imponente Complesso Monumentale di Astino che Denia Mazzola Gavazzeni programma, in collaborazione con Congregazione di Misericordia Maggiore di Bergamo e Serate Musicali di Milano, per il prossimo sabato 8 luglio, alle ore 18.30, l’interessante percorso liederistico dedicato al Novecento italiano. Con il titolo “Visione”- che occhieggia agli arabescheggianti stili dell’Art Nouveau e post Futuristi, il programma musicale nasce come esito del Master di II livello sulla Lirica da camera italiana del Novecento, (Prof.ssa Daniela Uccello) prodotto dal Conservatorio G.Verdi di Milano e riservato a giovani musicisti, già in carriera, finalizzato proprio all’approfondimento e alla valorizzazione del repertorio italiano tra Otto e Novecento. Alla lirica da camera italiana, che pur si muove sin dai suoi inizi (fine XIX secolo) in un contesto internazionale, come dimostrano le canzoni shakespeariane di Mario Castelnuovo Tedesco, è riservata l’ampia predilezione dei compositori scelti: Carlo Alfredo Piatti, Franco Alfano, Giovanni Sgambati, Ottorino Respighi, Francesco Paolo Tosti, Ildebrando Pizzetti e Alfredo Casella. Interpreti del concerto saranno il Duo Clara Hugo, soprano parigina e musicologa e Jan Hugo, pianista sudafricano in forza presso l’Opera di Città del Capo, entrambi “enfants prodiges”, considerata la tenera età alla quale, entrambi, fecero il proprio primo debutto (10 e 12 anni); con essi il valente violoncellista Simone Stefanello. I concerti dell’associazione proseguiranno, sempre presso l’ex Monastero di Astino, il 29 luglio e 27 agosto. L’ingresso è gratuito . | |
Fondazione MIA presenta ad Astino la mostra dedicata all’opera di Mario Cresci tra i maestri viventi della fotografia italiana, che come pochi altri è riuscito a espandere i confini della ricerca fotografica entrando pienamente nel dibattito artistico e culturale. Colorland 1975 – 1983 propone 50 immagini a colori, quasi tutte inedite, realizzate tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli ottanta, nell’Italia mediterranea, in particolare in terra lucana e nei territori limitrofi. Alcune di queste sono entrate in Viaggio in Italia, lo storico progetto collettivo ideato da Luigi Ghirri nel 1984 che ha rivoluzionato il modo di rappresentare il paesaggio. La mostra si configura dunque come occasione di rilettura e sistematizzazione di una fase di lavoro centrale nella biografia artistica del fotografo. Per Cresci la relazione con il luogo appare un processo in cui l’“io narrante” trova la sua posizione seguendo al tempo stesso i propri itinerari intimi e le tracce rimosse o invisibili della storia collettiva. La sequenza di queste immagini compone una sorta di geografia privata dove prevale un approccio antiretorico al paesaggio. Fotografie al limite del concettuale. Sono paesaggi di silenzio, come se fossero abitati solo dal tempo. C’è sempre una memoria depositata sulle cose, nell’interno di una casa, lungo i solchi della terra, in una sfumatura del cielo. Queste fotografie sono un invito a cogliere queste sfumature, anche attraverso il pensiero e soprattutto l’immaginazione. Questo viaggio è quindi molto più che un viaggio fotografico tra i luoghi, le abitazioni e le piazze: il suo è contemporaneamente un viaggio nella cultura e nella storia di un popolo antico e un viaggio nella fotografia, in quella lingua della contemporaneità che ha scelto per comunicare e conoscere il mondo. In questo lavoro ancora una volta per Cresci la fotografia diventa un doppio, non solo perché riproduce il reale, ma perché lo interrompe, attraendolo verso di sé. La concepisce infatti come un campo di forze personali, emotive e sensibili, attraverso cui raccontare, scrivere o musicare spartiti visivi. La vista intensa di Cresci ha fatto sì che il suo archivio, e la sua memoria, siano un pozzo senza fondo di immagini, di ricerche, dove tutto si perde ma nulla si disperde. Questa selezione è il risultato di uno scavo dentro quel pozzo dal quale Cresci emerge riportando alla luce immagini che raccontano di una stagione decisiva per la fotografia italiana, emblematiche per un nuovo modo di rappresentare del paesaggio italiano. In tutto questo non c’è alcuna operazione nostalgica. Cresci ha sempre concepito il proprio lavoro come un racconto libero e senza tempo, spesso mescolando volutamente le date. Ha idea di che cosa sia il passato e vuole anche raccontarlo con queste immagini, ma lo legge dentro il presente, lo legge come evento che sopra tutto pesa sul quotidiano. Scrive Corrado Benigni nel testo del libro che accompagna la mostra: Il suo sguardo in queste immagini si fa più poetico. Non c’è malizia stilistica, non ci sono orpelli intellettuali, ma una sensibilità quasi ludica sui fenomeni che il fotografo osserva. Immagini tanto più preziose, in senso estetico, quanto più schive di interventi e di elaborazioni formali, rispettose di quella realtà che si è proposto di registrare. Cresci sembra affidarsi semplicemente al proprio vedere, liberando la fotografia di tortuosità psicologiche o di ideologie programmate. La seduzione che queste immagini esercitano sull’osservatore deriva dalla freschezza di una figurazione in simbiosi diretta con la realtà. In occasione della mostra è stato realizzato il volume edito in due versioni, italiano e inglese, pubblicato da ELECTA e riunisce 100 immagini. Con testi di Corrado Benigni e Mauro Zanchi. Volume di 131 pagine, n. 100 immagini; formato cm 30x30, rilegato con copertina rigida Orari di apertura mostra: martedì: 18.00 – 21.00 mercoledì: 18.00 – 21.00 giovedì: 18.00 – 21.00 venerdì: 18.00 – 21.00 sabato: 15.00 – 21.00 domenica: 10.00 – 13.00 | 14.00 – 21.00 ORARI APERTURA DAL 1° OTTOBRE 2023 sabato e domenica 9.30 | 12.30 e 14.00 | 17.00 | |
Inaugurata presso il Monastero di Astino lo scorso 16 giugno e premiata dalla critica e dal pubblico durante l’estate, con un’affluenza di oltre 50mila persone, “Colorland, 1975-1983” segnerà la stagione invernale fino al 7 gennaio 2024.
Inizialmente programmata per concludersi il prossimo 5 novembre, la mostra dedicata all’opera di Mario Cresci, curata da Corrado Benigni, annuncia oggi una proroga straordinaria per offrire a coloro che non hanno ancora avuto occasione, l’opportunità di esplorare le immagini e la profonda narrativa visiva del percorso espositivo.
Una ricognizione fotografica che propone 50 immagini a colori, quasi tutte inedite, realizzate tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta nell’Italia mediterranea, in particolare in terra lucana e nei territori limitrofi. La mostra si configura come occasione di rilettura e sistematizzazione di una fase di lavoro centrale nella biografia artistica di Cresci, tra i maestri viventi della fotografia italiana.
Con sguardo rivolto ai particolari, per porre l’accento sulla grandezza dei dettagli, l’artista propone un concetto di fotografia da intendersi «non come scatto, ma come sguardo lungo e paziente per godere delle sfumature».
Scrive il curatore Benigni, nel volume pubblicato da ELECTA che accompagna la mostra: «Le sue immagini, partendo sempre da un nucleo tematico comune, trovano ogni volta direzioni, anche interpretative, nuove e differenti. Un’idea di fotografia, insomma, come processo combinatorio. Un labirinto in cui entrare e peregrinare in ogni direzione fino a perdersi in una pluralità di mondi».
La sequenza di queste immagini compone una sorta di geografia privata, composta da paesaggi di silenzio, abitati solo dal tempo, per invitare lo spettatore a cogliere la memoria depositata sul paesaggio e sulle cose.
Ingresso gratuito.
Orari di apertura:
Sabato e domenica: 9.30-12.30 | 14.00-17.00
Per informazioni:
Fondazione MIA | 035.211355 | info@fondazionemia.it | www.fondazionemia.it
Dopo i saluti istituzionali interverranno Corrado Benigni e Marco Carobbio a seguire lettura poetica di Davide Rondoni Ingresso libero fino a esaurimento posti Per prenotare: 035399430 - info@bibliotecamai.org |
E’ grazie al costante impegno che l’associazione Ab Harmoniae Onlus pone nella riscoperta di quei compositori e loro opere ingiustamente dimenticati che Denia Mazzola Gavazzeni, sua presidente, offre a Bergamo Brescia - Capitale della Cultura 2023 - l’anteprima al pianoforte dell’atto unico intitolato “La veglia” dell’illustre vicentino Arrigo Pedrollo. In collaborazione con Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamoe Serate Musicali di Milano, il concerto avrà luogo sabato 22 aprile alle ore 16.30 presso la storica e preziosa Sala Alfredo Piatti. Arrigo Pedrollo (1874-1964), nato a Montebello Vicentino, sollecitato allo studio del pianoforte dal padre Luigi Pedrollo, inizia la sua attività come organista, con una sorprendente prima esibizione in pubblico a soli quattro anni. Per interessamento della contessa Elisa Marsilio Orgia Pievene, viene presentato al maestro Gaetano Coronaro, allora organista presso il Duomo di Vicenza e docente di armonia presso il Conservatorio di Milano. Qui, Arrigo Pedrollo, dopo lo studio accademico del pianoforte, si diploma in composizione e armonia avendo per maestri, oltre a Coronaro, anche Amintore Galli e Luigi Mapelli. Il concorso di composizione indetto da Giuseppe Gallignani (Consiglio di amministrazione del Teatro alla Scala) e il concorso indetto da Casa Musicale Sonzogno lo vede vincitore col dramma di Carlo Zangarini “Juana” mentre Arturo Toscanini dirigerà la Sinfonia in Si minore, primo lavoro sinfonico del Vicentino. Su invito di Ildebrando Pizzetti, fra il 1931 e il 1940, Pedrollo assume la cattedra di contrappunto e composizione presso lo stesso Conservatorio milanese, e avrà per allievi, fra gli altri, Gino Marinuzzi, Claudio Scimone, Bruno Maderna, Roberto Lupi. Nella Milano letteraria e musicale, entra in contatto con l’ambiente Futurista: conosce Sem Benelli e Filippo Marinetti. Collabora con Manara Valgimigli, compone musica per le grandi tragedie classiche: Sofonisba, Edipo re, I sette contro Tebe. Nominato direttore principale dell’EIAR, collabora con Alfredo Cortot. Nel 1926, l’andata in scena presso il Teatro alla Scala dell’opera Delitto e Castigo (da Dostojewskij) su libretto di Gioachino Forzano decreta ad Arrigo Pedrollo l’autentico trionfo che si ripeterà con PrimaveraFiorentina (dal Boccaccio) su libretto di Carlo Ghisalberti, (1939), e L’uomo che ride (da Victor Hugo). Aperto agli influssi di Oltralpe (Wagner, Strauss, Debussy) si conferma, oltre che sapiente operista, anche profondo conoscitore e compositore del repertorio sinfonico (si ricordano in particolare: Icaro, I Castelli di Giulietta, Tempio Malatestiano), e cameristico. Denia Mazzola Gavazzeni fa proprio il dovere di presentarci il compositore vicentino proponendoci “La veglia, opera in un atto di Carlo Linati tratta dal dramma di J.M. Synge “L’ombra sulla vallata”. Rappresentata con grande successo nel gennaio 1920 presso il Teatro Filodrammatici di Milano e successivamente a Londra e a New York, “La veglia” racconta la vicenda di un marito vecchio, avaro ed egoista, il quale, fingendosi morto, cerca di coglier in flagrante la giovane moglie Nora della quale sospetta i molteplici tradimenti. Mentre attorno al proprio feretro è preparata la ricca veglia, Nora, infatti, si intrattiene con vecchie e nuove amicizie maschili sino a quando, la leggerezza della seduzione viene interrotta dallo starnuto del “morto” il quale, con veemenza, la scaccerà di casa. Sola e senza mezzi, Nora Burke partirà con il Giramondo, colpito sin dall’inizio dell’opera dai begli occhi della donna, celebrando insieme a lui, raminga e povera, ma sotto un cielo stellato, l'amore mai avuto dal vecchio. Interpreti dell’anteprima al pianoforte di sabato 22 aprile saranno: Denia Mazzola Gavazzeni (Nora Burke), Shohei Ushiroda (il Giramondo), Davide Battiniello (Dan Burke), giovanissimo baritono napoletano, Fulvio Ottelli (Michele); HsiaoPei Ku, pianoforte; Giorgio Valerio, invece, assumerà il ruolo di Dan Burke per l’esecuzione con l’Orchestra Sinfonica Colli Morenici diretta da Nicola Ferraresi, prevista per il 19 giugno presso la Sala Verdi del Conservatorio di Milano. L’opera, cui farà da preludio il brano sinfonico “Sogni” da “L’aviatore Drò” di Francesco | |
Lorenzo Lotto e la nascita della psicologia moderna
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti
Con i curatori Corrado Benigni, Mauro Zanchi e Enrico Maria dal Pozzolo L'accesso all'evento è gratuito su prenotazione via mail a info@fondazionemia.it entro l'11 aprile, fino ad esaurimento posti | |
Aprono il 5 aprile le visite al primo lotto del grande restauro del Coro lineo di Francesco Capoferri e Lorenzo Lotto
Per le visite guidate in programma il 5 aprile è necessario prenotarsi inviando una mail a info@fondazionemia.it entro il 3 aprile. Le visite sono per gruppi di massimo 20 persone, dalle ore 13.00 alle ore 15.00 ogni 30 minuti
Cappella Musicale della Basilica di S. Maria Maggiore Cori USCI Bergamo Roberto Mucci organo Cristian Gentilini direzione Sabato 1° aprile con inizio alle ore 21, presso la Basilica di S. Maria Maggiore, la Cappella Musicale, sotto la guida del maestro Cristian Gentilini, presenterà in concerto “Le sette parole di Cristo in croce” di Giuseppe Pedemonti. L’opera, per soli, coro e organo, ormai manca dalla Basilica da quasi trent’anni, da quando nel 1994 monsignor Pedemonti lasciò l’incarico di maestro di cappella che aveva assunto nel 1950. Si tratta della più importante composizione del catalogo del maestro, scritta tra il 1955 e il 1957 per la solenne liturgia del Venerdì Santo. Diversamente dal resto della sua musica - pubblicata pressoché integralmente dalle Edizioni Carrara - questa è rimasta gelosamente costudita in forma manoscritta nell’archivio della Cappella Musicale. Per questa occasione, essa è stata trascritta e se ne è preparata una edizione critica, confrontata anche con le due incisioni storiche rimasteci: nella lunga reggenza di Pedemonti alla guida della cappella Musicale, infatti, furono anche realizzate due incisioni discografiche, la prima nel 1975 e una seconda nel 1991 sotto la direzione di Gianandrea Gavazzeni. Nell'esecuzione di sabato due solisti della Cappella Musicale (Alessandro Ravasio nel ruolo di Gesù e Paolo Borgonovo nella parte dell’Evangelista) saranno accompagnati da una numerosa compagine formata da cantori provenienti da vari cori dell’USCI Bergamo tra i quali si annoverano anche alcuni coristi che, da voci bianche, parteciparono alle due incisioni. Tutti questi cantori hanno unito le forze per realizzare queste imponenti pagine corali, che videro la prima esecuzione la sera del 19 aprile del 1957, Venerdì santo, in una apposita funzione che prevedeva anche l'alternarsi di meditazioni. Questa modalità verrà riproposta anche sabato: ogni parola infatti verrà introdotta da una breve meditazione tenuta dal Priore della Basilica, don Gilberto Sessantini. | |
La Settimana Santa, cuore dell’anno liturgico, è sempre stata celebrata solennemente in tutte le chiese bergamasche ma in modo tutto particolare nella Basilica di S. Maria Maggiore, dove la cura singolare dei riti e la qualità della musica sacra, unitamente all’intensità della partecipazione dei fedeli, rendono splendide le liturgie, in modo che esse parlino a quanti in quei giorni santi frequentano la Basilica e li aiutino ad entrare nei Misteri santi della Passione, della Morte e della Risurrezione di Gesù. Anche quest’anno, quindi, le liturgie della Grande e Santa Settimana saranno celebrate con la consueta solennità, pur nei limiti degli spazi liturgici ancora ridimensionati a causa del protrarsi dei restauri del coro.
All’inizio della Quaresima è stato esposto in Basilica, sotto l’Albero della Vita, il Diorama di Pasqua, una raffigurazione plastica e artistica di tutti gli episodi evangelici riguardanti la Passione, la Morte e la Risurrezione di Gesù, preparato in esclusiva per la Basilica dalla bottega artigiana “L’Arte del Presepe” di Rutigliano (BA). Esso rimarrà esposto fino al termine del Tempo Pasquale.
Ecco di seguito il calendario di tutti gli appuntamenti e il repertorio musicale eseguito.
L’apertura della Settimana Santa avverrà Sabato 1° Aprile alle 21.00 con un’elevazione musicale che proporrà la cantata “LeSette Parole di Cristo sulla Croce” per soli coro e organo di mons. Giuseppe Pedemonti (1910-2002), eseguita dalla Cappella musicale della Basilica di S. Maria Maggiore e dai Cori USCI-Bergamo, diretti dal M° Cristian Gentilini, accompagnati all’organo dal m° Roberto Mucci. Questa cantata è stata composta tra il 1955 e il 1957 espressamente per le funzioni quaresimali di S. Maria Maggiore da mons. Giuseppe Pedemonti, Maestro di cappella dal 1950 al 1996. Venne incisa nel 1992 dal coro della Basilica con la direzione di Gianandrea Gavazzeni e viene riproposta quest’anno come partecipazione alle iniziative di Bergamo-Brescia Capitale della Cultura, nonché come omaggio postumo della Cappella Musicale al suo antico direttore nel ventesimo della sua scomparsa. Sui testi delle Sette Parole, si è svolta tutta la predicazione straordinaria quaresimale in Basilica.
Domenica 2 Aprile, Domenica delle Palme alle ore 11.00 si terrà al Portico meridionale della Basilica la Benedizione dei rami di ulivo, cui seguirà la Processione e la S. Messa solenne, presieduta del Priore della Basilica don Gilberto Sessantini, con il canto della Passione. Ai solisti della Cappella Musicale si affiancherà il Coro della Basilica di Santa Maria Maggiore. Le due compagini, sotto la direzione del M° Cristian Gentilini, Maestro di Cappella della Basilica, eseguiranno le antifone gregoriane Hosanna filio David e Pueri Hebraeorum, i brani di polifonia rinascimentale Improperiuym expectavit di Orlando di Lasso (1532-1594) all’Offertorio, il Communio Pater si non potest di Heinrich Isaac (1450-1517) e, in particolare, il canto della PASSIONE di Nostro Signore Gesù Cristo secondo Matteo nella forma dialogico-rappresentativa affidata a tre solisti e coro nella parti della Turba, composta sulle melodie gregoriane e su testo italiano da Gentilini stesso. Per le parti dell’Ordinarium Missæ la Cappella Musicale proporrà il Sanctus e l’Agnus Dei tratti dalla Missa Gregoriana anch’essa composta da Gentilini per il culto della Basilica. Non verrà celebrata la S. Messa delle ore 12.15.
Sia il Venerdì Santo 7 Aprile alle ore 15.00 che il Sabato Santo 8 Aprile alle ore 10.00 verrà celebrato il suggestivo “Ufficio delle Tenebre”: nella Basilica oscurata si terrà l’Ufficio di Letture con salmi e brani scritturistici e patristici che fanno riferimento al mistero della Croce e al dolore di Maria, quest’anno impreziosito dal canto dei Responsori per la Settimana Santa di Lorenzo Perosi (1872-1956). Completano il suggestivo ed intenso programma musicale il Vexilla Regis in gregoriano e il Christus factus est di Giovanni Matteo Asola (1524-1609).
Domenica 9 Aprile, Pasqua di Risurrezione, alle ore 11.00 si celebrerà la S. Messa solenne presieduta del Priore della Basilica don Gilberto Sessantini, sempre con la partecipazione della Cappella Musicale diretta dal m° Cristian Gentilini e all’organo il m° Roberto Mucci. La compagine tipica con cui la Cappella Musicale della Basilica si presenta nelle solennità - l’ottetto vocale misto - eseguirà i canti propri del giorno: l’introito Resurrexi del giovane compositore Davide Mutti, l’offertorio Terra tremuit di Orlando di Piazza, e il Pascha nostrum di Oreste Ravanello. Per l’ordinarium missae verrà cantata la Missa Lux et origo - ordinario antico della messa di Pasqua posto in polifonia dal compositore tedesco Hermann Schroeder (1904-1984) in alternanza con l’assemblea.
Alle ore 12.15 seguirà, come di consueto, la seconda S. Messa festiva.
Lunedì 10 Aprile, Lunedì dell’Angelo, le S. Messe si celebreranno secondo il consueto orario festivo, alle ore 11.00 e alle 12.15.
Come da tradizione il giorno di S. Stefano 26 dicembre la Misericordia Maggiore di Bergamo offre alla città il Concerto di Natale. Alle ore 17.00 presso la Basilica di Santa Maria Maggiore nove solisti della Cappella Musicale (Francesca Longa, Alessandra Gardini, Chiharu Kubo, Marta Fumagalli, Hyun Jung Oh, Paolo Borgonovo, Roberto Rilievi, Piermarco Viñas Mazzoleni e Alessandro Ravasio), guidati dal maestro Cristian Gentilini e accompagnati all’organo dal maestro Roberto Mucci, ci presenteranno un programma di musiche natalizie che avrà come colonne portanti l’esecuzione dei Quatre Motets pour le temps de Noël composti da Francis Poulenc nel 1951. Attorno a questi capolavori della letteratura corale del Novecento si susseguiranno canti della tradizione natalizia italiana e straniera come: Maria durch ein' Dornwald ging, Es ist ein Ros' Entsprungen, Coventry Carol, Adeste fideles, Tu scendi dalle stelle. Al centro del concerto il maestro Mucci eseguirà poi la Pastorale Op. 19 di Cesar Franck nell’anniversario dei 200 anni dalla nascita. Il concerto verrà poi replicato il giorno seguente, martedì 27 dicembre, a Canonica d’Adda nella Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Evangelista in occasione del Santo Patrono.
Alla vigilia della solenne Festa dell’Immacolata, Ab Harmoniae Onlus, in collaborazione con la Congregazione di Misericordia Maggiore, offre a Maria Santissima un concerto di musica sacra e spirituale In Santa Maria Maggiore a Bergamo. L’omaggio mariano, voluto da Denia Mazzola Gavazzeni, già eseguito lo scorso ottobre nella Chiesa S. Maria dei Servi in Vicenza nell’ambito della rassegna di musica sacra dell’ Istituto Diocesano di Musica Sacra e Liturgica, intende sciogliere alla Madre di Dio la preghiera affinché l’uomo ritorni a sentimenti di compassione, tolleranza, comprensione e cessino le guerre fra i popoli. Come sguardo supplichevole verso la Madre, ispiratrice del genio creativo di poeti, artisti, musicisti, il programma della serata si fa fervente Lode in Musica attraverso una “corona” di dieci Ave, Maria!. Ave, Gratia Piena! - racchiusa fra due commoventi brani tratti dall’oratorio di Jules Massenet “La Vièrge” (L’Annonciation e La Dormition) - metterà a fuoco la sensibile spiritualità dei musicisti che - fra Settecento e Novecento - ne composero la preghiera: Caccini, Donizetti, Beethoven, Saint-Sans, Fauré, Tosti, Mercadante, Mascagni, Bruckner, Schubert. Interpreti del concerto saranno, con Denia Mazzola Gavazzeni e Syuzanna Hakobyan, le giovani voci di Margherita Barzan, Francesca Civerra, Tong Siyang, studentesse presso Conservatorio di Vicenza “Arrigo Pedrollo”, accompagnate al pianoforte da HsiaoPei Ku. | |
L’Avvento è tempo mariano per eccellenza, oltre che tempo di attesa e preparazione al Natale. Nel cuore di questo periodo propizio, la Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, ricorrenza sempre cara ai Bergamaschi, risplende in modo particolare nella Basilica di S. Maria Maggiore per devozione e riflessione, grazie anche alla presenza del Vescovo che come sempre presiederà la solenne concelebrazione del mattino, alle ore 11.00. Questo il programma completo della giornata. Giovedì 8 Dicembre, la Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria vedrà la celebrazione della S. Messa delle ore 11.00presieduta dal Vescovo mons. Francesco Beschi e concelebrata dal Capitolo Cattedrale, alla presenza delle autorità civiche. Seguirà alle ore 12.15 la S. Messacelebrata dal Priore don Gilberto Sessantini. La giornata liturgica si chiuderà alle ore 17.00 con il canto del Vespro solenne. Il servizio musicale come sempre sarà svolto dalla Cappella musicale della Basilica diretta dal m° Cristian Gentilini e accompagnata dall’organista Roberto Mucci. Il programma musicale della Messa delle 11.00 verterà su brani che lungo i secoli i vari maestri di cappella hanno composto per il servizio in basilica. I canti del Proprio del giorno saranno: l’Introito Gaudens gaudebo di Antonio Cagnoni (46° Maestro di Cappella dal 1888 al 1896); l’Offertorio Ave Maria di Cristian Gentilini (52° Maestro di Cappella dal 2015 e in carica); il Communio Tota pulchra di don Valentino Donella (51° Maestro di Cappella dal 1994 al 2015). L’Ordinario sarà preso dalla Messa a Maria SS.ma Madre della Chiesa di mons. Giuseppe Pedemonti (50° Maestro di Cappella in S. Maria Maggiore dal 1950 al 1994). Nei Secondi Vespri dell’Immacolata alle ore 17, oltre alle antifone proprie gregoriane, un quartetto di solisti eseguirà l’inno Ave maris stella di Tomàs L. De Victoria (1548-1611) il più grande polifonista del “siglo de oro” spagnolo, e il Magnificat Sexti toni di Franchino Gaffurio (1451-1522, 2° Maestro di Cappella nel 1483), il tutto sempre in alternanza con il canto dell’assemblea. | |
Programma _______________________________________________________ Claudio Monteverdi (1567-1643) Messa da Capella per quatro voci (1641) Kyrie – Gloria – Credo – Sanctus – Agnus dei Felix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847) Sonata per organo n. 3 in la maggiore op. 65 Con moto maestoso – Tranquillo Felix Mendelssohn Bartholdy Motetto Aus tiefer Not Johann Sebastian Bach (1685-1750) Preludio e fuga in mi minore BWV 548 Johann Sebastian Bach Dona nobis pacem (dalla Messa in si minore) Lena Grüner, contralto Sebastian Thimm, tenore Thomas Kreuter, basso Christian von Blohn, organo BachChor Saarbrücken Georg Grün, direttore | |
Un itinerario mariano nel repertorio corale del XX e XXI secolo Musiche di McDowall, Bettinelli, Part, Poulenc, Stravinsky, Britten, Kverno Francesca Longa, Alessandra Gardini, Kubo Chiharu soprani Marta Fumagalli, Hyun Jung Oh, Isabella Di Pietro Alti Paolo Borgonovo, Matteo Magistrali, Paolo Tormene bassi Marco Radaelli, Alessandro Ravasio, Filippo Maria Tuccimei bassi Roberto Mucci organo Cristian Gentilini direzione | |
Antonio Vivaldi (1678-1741) - Concerto in re maggiore RV230 ● Allegro ● Larghetto ● Allegro (arrangiamento di Jean Guillou) Sir Edward Bairstow (1874-1946) - Sonata in mi bemolle maggiore [1937] ● Andante serioso, ma con moto ● Allegro giocoso ● Maestoso Hubert Parry (1848-1918) - Fantasia e Fuga in sol maggiore op.188 [1912] William Walton (1902-1983) - Marcia per l’Incoronazione [1953] ‘Orb and Sceptre’ (arrangiamento di Sir William McKie) César Franck (1822-1890) - Première Choral in mi maggiore FWV38 Martin Baker (1967) - Improvvisazione su temi dati dal pubblico Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti a disposizione | |
Ferenc Snétberger chitarra, Anders Jormin contrabbasso Il chitarrista ungherese Ferenc Snétberger e il contrabbassista svedese Anders Jormin rappresentano uno degli incontri più fortunati, musicalmente originali ed energizzanti tra due personalità di spicco del fare musica contemporaneo. Un concerto tra musica sacra, jazz e improvvisazione per la prima volta a Bergamo. ORGANIZZAZIONE: Verbo Essere Associazione di Promozione Sociale per le Arti Contemporanee, Associazione BergamoScienza COLLABORAZIONE: ECM Records Monaco di Baviera Germania | |
Gidon Kremer violino, Giedrė Dirvanauskaitė violoncello, Georgijs Osokins, piano Gidon Kremer, violinista e direttore d’orchestra lettone, considerato uno fra i più importanti violinisti al mondo, per la prima volta ospite del festival Contaminazioni Contemporanee, presenterà, nella cornice della Basilica di Santa Maria Maggiore, un programma di musica classica e contemporanea accompagnato dal pianista Georgijs Osokins e dal violoncellista Giedrė Dirvanauskaitė. ORGANIZZAZIONE: Verbo Essere Associazione di Promozione Sociale per le Arti Contemporanee, Associazione BergamoScienza COLLABORAZIONE: ECM Records Monaco di Baviera Germania | |
Fondazione MIA presenta ad Astino la mostra dedicata all’opera di Giovanni Chiaramonte tra i maestri viventi della fotografia italiana, che come pochi altri ha contribuito alla ridefinizione poetico-concettuale dell’immagine del paesaggio contemporaneo. L’esposizione propone 45 fotografie, molte delle quali mai esposte né pubblicate, che ripercorre oltre due decenni – dal 1980 ai primi anni del 2000 – di ricerca intorno ai diversi modi di percepire il paesaggio e la veduta urbana, da sempre al centro della fotografia e della riflessione teorica di Chiaramonte. La mostra si configura dunque come occasione di rilettura e sistematizzazione di una fase di lavoro centrale nella biografia artistica del fotografo. In questa esplorazione (suddivisa in tre capitoli: Italia, Europe, Americas), il nostro Paese è il punto d’osservazione privilegiato: il suo territorio, che si presenta come una stratificazione di culture e civiltà, racconta la storia dell’intero occidente. Il paesaggio italiano diviene la matrice per leggere e comprendere l’intero Occidente, la sua cultura e il suo destino; è la lente attraverso la quale Chiaramonte mostra i tanti luoghi che esplora. Tra le vestigia del Vecchio Continente, l’autore cerca l’origine della nostra civiltà, compiendo un vero e proprio pellegrinaggio dalla memoria di Atene e Roma attraverso Berlino fino al Bosforo e a Gerusalemme, tappa carica di significato nel suo viaggio in profondità nella storia. Nelle fotografie dedicate al paesaggio americano, gli Stati Uniti e l’America Centrale, Chiaramonte rintraccia ancora una volta il cammino dell’Occidente, le ragioni per costruire una nuova città europea, secondo una visione dell’uomo corrispondente al suo destino di libertà e felicità. Per Chiaramonte non esiste più un punto di vista preordinato per osservare il paesaggio; quest’ultimo diventa luogo suscettibile di differenti rappresentazioni che seguono le dinamiche dell’esperienza individuale. Le immagini s’illuminano al loro interno e prendono luce e colore a partire dalla linea dell’infinito che l’obiettivo del fotografo costantemente mette a fuoco. È questo il “realismo infinito” del titolo e di cui parla lo stesso autore offrendoci una chiave di lettura fondamentale del proprio immaginario visivo. Scrive Corrado Benigni nel testo del libro che accompagna la mostra: «La sua arte, da sempre legata a un’esplorazione esistenziale e spirituale, è un ‘testo’ stratificato che narra il lungo e difficile cammino dentro le immagini per costruire un discorso che va oltre la dimensione del racconto del mondo, rivelando piuttosto i fondamenti del vedere umano…Chiaramonte sa bene che non c’è nessuna armonia nel mondo, nessuna totalità, nessuna compiutezza. La sua non è una fotografia consolatoria. L’ultima resistenza – sembra suggerirci – è solo quella dell’immagine che mostrando le cose le fa esistere in una luce nuova, come fa la parola nominandole». Secondo Teju Cole: «Osservando queste immagini, non siamo più assaliti da un senso di velocità irrefrenabile, quanto piuttosto da una percezione di dialogo tra uomo e sole… E che si tratti di una città o di un villaggio, di una montagna o di una spiaggia, nonostante la varietà degli elementi verticali, dietro tutto, o forse al di sopra di tutto, sta il cantus firmus dell’orizzonte, quell’elemento che stabilizza il mondo al limite della visione, colto indelebilmente un istante prima che la luce svanisca». In occasione della mostra è stato realizzato il volume edito in due versioni, italiano e inglese, pubblicato da ELECTA e riunisce 100 immagini. Con testi di Corrado Benigni e Teju Cole. Volume di 144 pagine, n. 100 immagini; formato cm 30x30, rilegato con copertina rigida. Orari di apertura mostra: sabato e domenica: 9.30 – 12.30 / 14.00 – 17.00 Per informazioni: Fondazione MIA t. 035.211355 info@fondazionemia.it | www.fondazionemia.it | |
Lella Costa è una delle più amate autrici e attrici teatrali italiane. Nel suo repertorio ricopre un ruolo di spicco il monologo. Tema molto amato dall’autrice è il femminismo e più in generale il “femminile”, che rappresenta la chiave di volta della sua attività teatrale. Ha lavorato anche per radio e televisione partecipando ad alcuni programmi tra cui Zelig e L’Infedele di Gad Lerner. | |
In occasione della Fesa dei nonni l'Officina dello storico e la Fondazione MIA in collaborazione con la Presidenza del Consiglio Comunale, l'Assessorato all'Educazione alla Cittadinanza e ai Servizi Sociali, alcune classi degli istituti Compresivi E. Donadoni e V. Muzio di Bergamo dedicheranno ai nonni dei brani musicali e una presentazione speciale del Monastero di Astino.
Partecipazione libera con prenotazione entro mercoledì 28 settembre 2022 scrivendo a info@fondazionemia.it o telefonando allo 035.211355. Per informazioni telefonare al 3406244025
Serata inaugurale de LE VIE DEL SACRO
Ljuba Bergamelli voce - Gianluigi Trovesi sax Andrea Bergamelli violoncello Attilio Bergamelli violoncello Umberto Petrin pianoforte Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti a sedere | |
Ensemble Vocale Mulieres Laudantes Ensemble Baroque "Carlo Antonio Marino" Direttore: Natale Arnoldi | |
Duo Mario Carbotta, flauto e Anna Livia Walker, arpa
Musiche di: Mercadante, Donizetti, Debussy, Mouquet, Sibelius, Pearl Chertok, Cattaneo, Rota
Anche quest'anno torna l’attesissimo l'International Meeting of Landscape and Garden! L’evento di punta del Landscape Festival, con al centro il Forgotten Landscape, riunisce i più noti esponenti del landscaping del mondo. Architetti, paesaggisti, garden designer, botanici e plant designer, raccontano ciascuno la propria esperienza e filosofia progettuale. La formula dell’evento alterna lecture, talk e testimonianze video e, nel primo decennio, International Meeting ha coinvolto oltre 650 professionisti da 16 paesi differenti. Quest’anno il Meeting si terrà in due giornate: il 23 settembre 2022 nella suggestiva cornice del Teatro Sociale, e il 24 settembre nell'elegante Sala Piatti di Città Alta. Parteciperannno come speaker e seguenti nomi di fama internazionale: Nella giornata del 23 settembre:
Nella giornata del 24 settembre:
Il 24 settembre, l’International Meeting si concluderà con la premiazione del concorso Land Award, il Premio Internazionale del Paesaggio che ha l’obiettivo di celebrare l’eccellenza e riconoscere il valore dei progetti di ampio interesse internazionale che forniscono un contributo significativo alla promozione del dialogo tra natura e città. Il premio è promosso da Archiforum e NXC-Next City Lab in collaborazione con Arketipos. Per maggiori dettagli sul Premio Land Award La partecipazione a International Meeting fornisce crediti formativi: Agli Ingegneri partecipanti saranno riconosciuti n. 3 CFP solo per la giornata del 23.09.2022; si ricorda che ai fini del rilascio dei CFP obbligatoria la presenza al 100% della durata del singolo Convegno
Gli eventi accreditati ai fini cfp per gli architetti italiani, organizzati nell’ambito de “I maestri del paesaggio 2022”, sono stati caricati su piattaforma Imateria-Ufficioweb. Al termine degli eventi, previo ricevimento dei registri presenze da parte degli organizzatori, verranno attribuiti i cfp agli architetti partecipanti, caricandoli sulla suddetta piattaforma. I medesimi cfp saranno poi trasferiti anche sul nuovo gestionale della formazione del Consiglio Nazionale Architetti P.P.C., attualmente in fase di messa a punto. Coordinatore dell’International Meeting sarà Mario Bonicelli (IT) MBA and P, architetto e cofondatore di Arketipos Traduzione simultanea in lingua italiana, inglese e russa | |
Per la visita guidata al Cantiere Vivo della Basilica di S. Maria Maggiore è necessaria l'iscrizione
L’intero progetto non comporta oneri economici per le scuole partecipanti.
Segue documentazione da scaricare:
Appuntamento di rilievo è il Seminario Valfredda (22 settembre), dedicato ad uno dei progetti di maggiore ispirazione a livello internazionale: il Lurie Garden, il giardino segreto regalato dalla famiglia Lurie alla città di Chicago. Si tratta di uno straordinario parco disegnato da Piet Oudolf agli inizi del millennio, nel cuore del Millenium Park, considerato come uno dei lavori più conosciuti e iconici del paesaggismo contemporaneo. Un modello di riferimento nello sviluppo di progetti urbani sostenibili dove il mondo dell’architettura si fonde con quello del paesaggismo, del giardinaggio e dell’arte disegnando luoghi da vivere e non spazi da riempire. Partendo da questa case history, saranno analizzati anche altri esempi di contaminazione avvenuta in urbani dove il paesaggio naturale del luogo è preservato e valorizzato. Insieme a Terry Guen, founder dello studio di progettazione di Chicago Terry Guen Design Associates, e ai garden designer Roy Diblik e Austin Eischeid, faremo un viaggio all’interno di questo modello, scoprendo insieme progetti, collaborazioni e relazioni che hanno portato a sviluppare un’idea rivoluzionaria di paesaggismo urbano.
La partecipazione a VALFREDDA SEMINAR FORNISCE CREDITI FORMATIVI:
Gli eventi accreditati ai fini cfp per gli architetti italiani, organizzati nell’ambito de “I maestri del paesaggio 2022”, sono stati caricati su piattaforma Imateria-Ufficioweb. Al termine degli eventi, previo ricevimento dei registri presenze da parte degli organizzatori, verranno attribuiti i cfp agli architetti partecipanti, caricandoli sulla suddetta piattaforma. I medesimi cfp saranno poi trasferiti anche sul nuovo gestionale della formazione del Consiglio Nazionale Architetti P.P.C., attualmente in fase di messa a punto.Per il momento, agli architetti i cui Ordini provinciali hanno già dismesso l’utilizzo di Imateria-Ufficioweb e aderito al nuovo gestionale CNAPPC si suggerisce di mantenere attivo il profilo Imateria in modo da poter visualizzare sia i cfp caricati col “vecchio” sistema che quelli trasferiti al nuovo.
Traduzione consecutiva in italiano e inglese | |
Interpreti del pomeriggio musicale saranno: Per Parisina: Denia Mazzola (Parisina), Shohei Ushiroda (Ugo d’Este), Syuzanna Hakobyan (Stella dell’assassino) Per Il Volto della Vergine: Denia Mazzola (Grazia), Shohei Ushiroda (Fra Giovanni), Giorgio Valerio (Fiorenzo), Fulvio Ottelli (Il Priore), Mashio Nao (Il Novizio). Al pianoforte la maestra HsiaoPei Ku | |
Gli autori del libro saranno preceduti da un intervento del critico musicale Maurizio Modugno. L'incontro è arricchito da un concerto del soprano Annarita Taliento con accompagnamento al pianoforte del Maestro Damiano Maria Carissoni. Sarà inoltre possibile visionare gli originai dell'epistolario | |