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Sala Locatelli

Brevi cenni storici sulla Sala Pietro Antonio Locatelli

Nel ‘500 la corte minore aveva una forma a C aperta a sud verso Santa Grata e via Arena: il corpo di fabbrica con 2 piani verso via Arena (fronte sud-ovest) si definisce con il volume attuale soltanto nel 1682, quando viene presa la decisione di realizzare la nuova facciata verso Via Arena: al piano terra viene collocato l’oratorio, al piano superiore la Sala del Collegio. La costruzione dell’Oratorio al piano terra del corpo di fabbrica in lato sud-ovest, risale al 1681: si tratta di un locale a sala unica di pianta rettangolare e soffitto voltato, con ingresso principale sul lato minore, verso il portale principale d’accesso allo stabile da Via Arena.
Sei aperture su strada, rettangolari e altrettante quadrate a monte illuminavano tutta la sala. Annessa ad essa nello spazio equivalente al portico a ovest, e separata da uno spesso muro, una piccola sagrestia con due volte a crociera, resti del soffitto del portico. Le uniche notizie sulla costruzione di questa importante struttura sono relative all’intervento di stuccatura realizzato da Giovanni Angelo Sala, anno 1680.
Nel 1696 un incendio iniziato sull’altare della Congregazione ne distrusse in parte i finimenti e gli arredi: subito si intervenne per risarcire l’altare incendiato, ricollocando la pietra consacrata e imbiancando tutta la stanza.Nel 1744 il Consiglio deliberò di “far aggiustare l’Altare, Ancona, e Cappella di questo Collegio in quella forma stimerà la lor Prudenza”. Tra le opere intraprese vi fu quella di sostituire l’altare in legno con uno nuovo realizzato in stucco. Incaricato ad eseguire il lavoro “per tutto conforme al disegno fatto dal detto nobile sig. Filippo Alessandri” era lo stuccatore ticinese Muzio Camuzio per il cui incarico ricevette la somma di lire 200; l’indoratura fu poi eseguita da Antonio Sormanni.L’anno successivo furono poi “messi in telaro” tre quadri fatti da Pietro Bottari; tra essi forse anche quello della Congregazione fatto in seguito contornare dai collegiali.Finchè durarono le scuole e il convitto l’oratorio mantenne viva la sua funzione: subito dopo il trasloco del Liceo e del Ginnasio nell’antica sede del convento di Santa Maria in Rosate (1815) la chiesa venne sconsacrata, come risulta da una richiesta del Podestà di Bergamo, fatta nel novembre 1815 all’amministrazione della Misericordia, di ottenere il locale per “farvi delle trapunte per il casermaggio delle truppe”. Successivamente la grande sala voltata ospitò l’Unione Filarmonica e poi gli uffici della Casa di Ricovero, con la relativa suddivisione in più vani. Dopo aver ospitato probabilmente anche scuole musicali l’antico oratorio è stato adibito ad abitazione del custode del palazzo.
I lavori di restauro sono iniziati nel 2007 e sono stati ultimati a maggio del 2009.
L’intervento ha voluto restituire la Sala, nel limite del possibile, al suo originario aspetto.

Norme di utilizzo della Sala

I locali siti al piano terra del PALAZZO MIA in Via Arena 9 - Bergamo Alta denominati “Sala polivalente” e composti da una sala di circa mq 115 oltre a locali di servizio (guardaroba, saletta prove, servizi igienici) sono di particolare pregio storico artistico e di rinnovato valore patrimoniale in seguito ai lavori di restauro conservativo conclusisi recentemente; per tale motivo la Fondazione, prima di accettare le richieste di utilizzo, valuta tutte le caratteristiche di coloro che faranno richiesta d’uso.

La Sala ha una capienza massima di 99 persone ed è posta su un unico livello. Qualora si preveda l’utilizzo di posti a sedere la capienza massima è di 45 persone.

Per conoscere le norme per l'utilizzo della Sala Locatelli scarica il Regolamento per l'utilizzo della Sala Locatelli

Per info e richieste di utilizzo della Sala Locatelli scrivi a info@fondazionemia.it