Dall'11 luglio al 20 settembre 2015, una mostra per raccontare la storia del Monastero di Astino.
Dopo la riapertura del Complesso monumentale di Astino il 16 maggio 2015, che ha reso possibile la fruizione dell’antico monumento a un folto pubblico, sempre più numeroso e interessato alla storia del luogo, si propone una mostra che intende offrire una sezione informativa sulla storia dell’edificio e sull’imponente intervento di restauro promosso dalla Fondazione MIA dal 2009 a oggi, e non ancora concluso. Tale intervento, che ha comportato finora il restauro completo della chiesa del Santo Sepolcro, delle facciate del Monastero e la messa in sicurezza di una parte cospicua del Monastero stesso, è stato un’attività ‘corale’ di grande impegno e ha messo in gioco numerose professionalità e capacità tecniche e tecnologiche, riunite nell’obiettivo comune del salvataggio e del pieno recupero conservativo del complesso, che versava in uno stato di assoluta precarietà conservativa e strutturale, dopo due secoli di riutilizzi impropri, abbandono e degrado. L’intervento ha comportato anche il recupero di tante testimonianze storiche e artistiche degradate o che si credeva ormai perdute.
La mostra, curata da Alessandra Civai, storica dell’arte che ha condotto la ricerca storica e storico-artistica a complemento delle attività di restauro, presenta i principali interventi delle imprese di restauro General Casa s.p.a. di Bergamo e Studio Restauri Formica s.r.l. di Milano e della ditta incaricata dell’indagine e dello scavo archeologico Archeo Studi Bergamo s.r.l., impegnati nel complesso recupero con la direzione scientifica della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio (Arch. Giuseppe Napoleone, Dott.ssa Amalia Pacia) e della Soprintendenza Archeologia Lombarda (Dott. Maria Fortunati).
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