Loading...

Evento

L'elisir d'amore di G. Donizetti

Luogo Sala Piatti
Data domenica, 14 aprile 2024
Orario 16:30
Ingresso gratuito

Concerto a cura di Ab Harmoniae

Va in scena, domenica 14 aprile alle ore 16.30, presso la storica Sala Alfredo Piatti di Bergamo Alta, l’evento di primavera dell’associazione Ab Harmoniae Onlus il quale - voluto da Denia Mazzola Gavazzeni, in collaborazione con Fondazione MIA di Bergamo e Serate musicali di Milano - presenta “L’elisir d’amore”, uno fra i capolavori del bergamasco Gaetano Donizetti.
Così come altre opere di grande e continuativo successo, L’Elisir d’amore nacque all’insegna di quella che, nell’Ottocento, fu, forse, la più sagace ispiratrice di molti fra i maggiori compositori: la Fretta.
In una biografia di Felice Romani, librettista de “L’Elisir”, Emilia Branca, sua moglie, racconta che Donizetti avrebbe composto L’Elisir d’amore in quattordici giorni. Di fatto, nella primavera del 1832, l’impresario del Teatro alla Cannobiana di Milano, tradito da un compositore che non gli aveva
preparato l’opera richiesta, supplicò Donizetti - già noto per aver con l’Aio in imbarazzo e Olivo e Pasquale - dato prova di grandi capacità, di preparargli l’opera. Donizetti accettò e L’Elisir d’amore andò in scena il 12 maggio del 1832 con strepitoso successo.
Se Leopardi, nello “Zibaldone” , rifletteva sulla musica biasimando la tendenza tedesca a “dilettare, o meravigliare solo una classe di persone, quella di borghesi e intendenti”, Donizetti e Romani si posero, giustappunto, come obiettivo, quello di piacere al pubblico e attraverso quel “diletto universale portare a un diletto duraturo” .
L’Elisir d’amore divenne il “capolavoro attraverso i secoli” con i suoi personaggi, dai tratti fondamentalmente antichi quanto l’opera, raffiguranti villanelle pretenziose come Adina, contadinotti goffi come Nemorino, ciarlatani come Dulcamara, e sergenti pavoneggianti come Belcore già presenti, seppur con nomi differenti, nell’opera comique francese “Le Philtre” di Eugène Scribe (musica di Auber) dalla quale il soggetto de L’Elisir direttamente derivava.
L’attribuzione al tenore della «sensiblerie» romantica attraverso la sognante elegia de «Una furtiva lacrima» richiedente vocalità di tenore centrale (per questo Caruso prediligeva questo ruolo), la vocalità lirica e concreta di Adina - niente affatto personaggio soubrette - la vocalità ampia e ridondante del buffo Dulcamara e quella morbida e di buona agilità del presuntuoso Belcore furono, senza dubbio, alcune fra le molte innovazioni che il “teatro” di Donizetti propose al suo secolo.
Fra amori e dispetti, promesse di miracolose, ritrovate gioventù, esaltazioni della baldanzosa vita militare - domenica 14 aprile alle ore 16.30 - potremo godere di un pomeriggio “assolato sull’aja di Adina” grazie alle voci degli interpreti Shuai Liu (Nemorino), Denia Mazzola Gavazzeni (Adina) , Marzio Giossi (Dulcamara), Fulvio Ottelli (Belcore), Gao Ya (Giannetta), accompagnati al pianoforte da Hsiaopei Ku.
L’ingresso è libero



Gli eventi giorno per giorno